Il Venezia si proietta nel calcio internazionale con la figura di Drake: un connubio inaspettato che stravolge la realtà della squadra.
Che cosa ci fanno il Venezia, Drake e la Nike nello stesso discorso e sopratutto perché il rapper statunitense è d’improvviso una figura chiave per il club neo-promosso in Serie A? Bisogna fare un primo passo alla risalita del club nel massimo campionato italiano a distanza di vent’anni dall’ultima volta, in occasione dell’annata 2021-22. Durante l’edizione di Serie A di quel momento, il Venezia divenne un simbolo italiano nel mondo perché univa l’ideale anche fashion del Belpaese con lo sport più popolare al mondo.
Tuttavia sono l’unico peso che inclina la bilancia e il Venezia ritorna in Serie B, avviando un periodo preoccupante di declino fino all’approdo in società del direttore sportivo, Filippo Antonelli. Attraverso la sua sapiente esperienza e l’impegno profuso dai calciatori scelti, la squadra lagunare guadagna l’attuale promozione in poco più di un anno ma ciò non risolve i problemi finanziari che persistono. In questo scenario, col timore del fallimento finanziario, fa capolino la figura inaspettata di Drake.
La super stella canadese con cittadinanza statunitense entra in ballo dopo una telefonata, come racconta ‘GQ Italia’. Infatti Matte Babel, Chief Brand Officer di Drake, rivela al giornale di aver ricevuto una telefonata da Brad Katsuyama, comproprietario del Venezia e suo amico. Questi gli espone la situazione critica del club, al quale servono dieci milioni di euro nel più breve tempo possibile per cucire una toppa sulla situazione, poi altri trenta milioni di euro per evitare il fallimento.
Drake salva il Venezia e ora lo veste: l’incredibile storia
Non esita Babel, che dichiara: “Venezia è una città incredibile e il Venezia è sempre stato un club speciale. Ho parlato con Drake e tutti insieme abbiamo discusso i dettagli. Nel giro di due settimane avevamo l’accordo e raccolto il denaro necessario per pagare gli stipendi ed evitare la bancarotta”. Ma com’è accaduto e cos’ha fatto nel pratico Drake? Semplice, vestire il Venezia. Il noto cantante e produttore musicale, infatti, ha intrapreso una collaborazione per il kit con del club italiano attraverso il proprio marchio NOCTA, creato con la Nike come brand secondario della multinazionale di abbigliamento sportivo. Si attende l’annuncio ufficiale e poi partirà un’avventura nuova sia per il Venezia che per il brand per ciò che riguarda il mondo del calcio.
Brad Katsuyama ha dichiarato in merito: “Questa intersezione tra cultura e sport è esattamente il punto in cui vogliamo essere e la possibilità di collaborare con un marchio come NOCTA, che si muove sulla stessa linea, è incredibilmente preziosa”. Oltre al grande impatto commerciale che avrà a livello globale la collaborazione con Drake, la sua figura ha già coinvolto anche altri investitori nordamericani. Quindi il Venezia ha raccolto oltre quaranta milioni di dollari di capitale. Il gruppo proprietario ha formato di conseguenza un Comitato Operativo per supervisionare la direzione strategica del club. Gli obiettivi sono ancora più ambiziosi con tanti proventi e ritorno d’immagine. Rob Hamwee, nuovo presidente del comitato, ha lanciato la sfida: “Abbiamo tutti gli ingredienti per un successo duraturo. Con pazienza, impegno e un pizzico di fortuna, non c’è motivo per cui il Venezia non possa competere per un posto in Champions League in un futuro non troppo lontano”.