“Gruppo smantellato”: caos Juve, infuria la polemica e torna la querelle su Allegri

Il mercato della Juve apre a delle riflessioni. Tifosi e addetti ai lavori si interrogano: e tornano i discorsi su Allegri.

La Juve è senza dubbio una delle squadre al momento più attive sul mercato. Giuntoli sta operando diversi movimenti, sia in entrata che in uscita, al fine di rinnovare la rosa e dare al nuovo tecnico Thiago Motta una squadra in grado di poter competere fin da subito. Il cambio di tecnico è stata la prima mossa della dirigenza bianconera: via, con tanto di lungo strascico polemico, Massimiliano Allegri, dentro il rampante Thiago Motta, reduce dalla grande stagione a Bologna.

Proprio l’ex tecnico bianconero è stato a lungo sul banco degli imputati. La Juventus non vince il campionato dal 2024. In questi anni i tifosi bianconeri hanno visto le storiche rivali di Inter, Milan e Napoli alzare il trofeo, con in tutto questo anche la squalifica dalle coppe che ha costretto i bianconeri lo scorso anno a non calcare i campi europei. Insomma: Massimiliano Allegri era diventato, come spesso capita agli allenatori, il capro espiatorio perfetto di fronte ad annate non certo esaltanti.

“Molti tifosi dicevano che si giocava male e vinceva poco per Allegri e si pensava che Motta con tre acquisti facesse meglio. E invece si sta smantellando la vecchia rosa segno che era scarsa di suo e non per l’allenatore.”. A lanciare la provocazione su X è il giornalista, da sempre vicino al mondo bianconero, Fabio Ravezzani. La sua tesi: se il problema era l’allenatore perché allora fare rivoluzione anche sul mercato e non prendere semplicemente solo qualche tassello? Come prevedibile, il tweet ha scatenato ampio dibattito nel mondo bianconero portando anche ad una parziale rivalutazione in positivo da parte di alcuni del lavoro fatto da Allegri negli ultimi anni.

Era davvero colpa di Allegri? Il mondo Juve ancora diviso sull’ex tecnico

I grandi movimenti di mercato di Cristiano Giuntoli, secondo la tesi di Ravezzani, certificano la presa di coscienza del fatto che al momento la Juve non avrebbe una rosa al livello delle rivali. E che quindi non bastava solo il cambio di allenatore per riportare magicamente i bianconeri ad alti livelli. Conseguenza è una parziale rivalutazione dell’operato dell’ex mister, il quale, sempre secondo questo ragionamento, avrebbe fatto quanto gli consentiva la rosa a sua disposizione.

Thiago Motta Juve
Oltre al nuovo allenatore la Juve sta rinnovando molto il parco giocatori (ANSA) TvPlay.it

La messa sul mercato di calciatori come Chiesa, Szczesny, McKennie, Rugani, oltre a tutti quelli che hanno già lasciato la Juve, sarebbero un parziale alibi per Allegri. C’è però chi è di diverso avviso. Diversi utenti infatti rispondono a Ravezzani difendendo l’operato della società, inquadrando le operazioni in entrata e in uscita come una fisiologica necessità di cambiamento rispetto ad una rosa poco adatta all’idea di calcio dell’attuale tecnico.

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