Real Madrid e Barcellona sono negli Stati Uniti e stanotte si sono affrontate in amichevole. La partita, però, è stata improvvisamente sospesa nei primi minuti.
Ha davvero dell’incredibile quanto accaduto nelle ultime ore negli Stati Uniti, dove durante l’estate molte squadre arrivano dall’Europa per giocare amichevoli, tornei e svolgere la preparazione pre stagionale. Anche Real Madrid e Barcellona sono in questi momento negli USA, dove in programma c’era proprio il Superclasico tra le due super potenze spagnole.
Partita da giocare al MetLife Stadium, impianto multiuso ubicato a East Rutherford nel New Jersey; match che ha ovviamente avuto un richiamo molto importante anche tra i tantissimi cittadini statunitensi che non volevano perdersi la possibilità di assistere ad una partita con un campo due delle squadre più forti del Vecchio Continente.
Grande entusiasmo e possibilità per Real Madrid e Barcellona di giocare un test match considerevole, di sicuro affascinante ed anche mentalmente molto stimolante. Le due squadre sono scese in campo al MetLife Stadium, tempo una manciata di minuti e sono state costrette ad abbandonare il terreno di gioco. Tutta colpa dei… fulmini!
Real Madrid-Barcellona sospesa: tempesta di fulmini, non si può giocare
Sembra assurdo, ma è quanto accaduto in queste ore: le due squadre spagnole sono state invitate ad abbandonare il terreno di gioco intorno al decimo minuto di gioco. Il motivo riguarda proprio le condizioni del meteo e nel particolare un nubifragio che si è abbattuto sull’impianto del New Jersey, con tanto di tempesta di fulmini a ridosso della zona.
Il protocollo negli Stati Uniti, va detto, parla molto chiaro: se un fulmine cade in un diametro di 8 miglia (12,9 chilometri), la partita deve essere sospesa e sia le squadre che gli spettatori devono essere al coperto. Una regola rigida che ha colto di sorpresa tutti: le immagini hanno mostrato un Luka Modric particolarmente stizzito nei confronti del direttore di gara intento ad invitare i giocatori a lasciare il campo.
Sorpreso anche Carlo Ancelotti che – come mostrato ancora dalle immagini che sono arrivate dagli Stati Uniti – ha avuto un confronto con le autorità a bordocampo per capire esattamente cosa stesse succedendo. Il protocollo, poi, è molto chiaro anche sui tempi di ripresa: bisogna aspettare mezz’ora dalla caduta dell’ultimo fulmine all’interno della ‘zona rossa’ e successivamente avere un’altra mezz’ora senza alcun tipo di fenomeno avverso legato agli stessi fulmini.
Ed infatti, la partita è ricominciata esattamente dopo un’ora dalla sospensione. Una situazione di sicuro insolita e che in Europa difficilmente viene gestita come accaduto al MetLife Stadium.