Angela Carini rompe di nuovo il silenzio. La pugile italiana ha aperto ad uno scenario molto particolare, c’è l’annuncio.
Tiene ancora banco e fa ovviamente discutere quello che è stato l’incontro tra Angela Carini ed Imane Khelif, come ero ovvio che fosse: le due pugili si sono affrontate sul ring ma ben prima si è cominciato a parlare di quello che è stato un incontro importante ma che ha anche attirato l’attenzione per motivi che sono andati ben al di là del ring.
L’iperandrogenismo sofferto dall’atleta algerina, le polemiche che sono piovute anche dall’Italia, ed alla fine l’incontro che ha visto la Carini arrendersi dopo appena 45′ secondi, il tempo di ricevere un paio di colpi per poi rendersi conto di non voler andare avanti. Cosi si è fermato tutto, addio ai quarti di finale validi per la boxe categoria 66 kg dei pesi welter.
“Non me la sono più sentita di combattere dopo il primo minuto. Ho iniziato a sentire un dolore forte al naso. Non è da me arrendermi, ma proprio perché non ci riuscivo ho detto basta e messo fine al match”, ha detto a caldo la pugile italiana che ha cosi spiegato il motivo per il quale ha deciso di lasciare il ring. La stessa Carini, però, ai microfoni di ‘Fanpage’ è tornata sull’argomento, sottolineando alcuni aspetti molto importanti.
“Ciao Imane. Mi auguro che arriverai in finale e che vincerai le Olimpiadi. Avrò modo di vederla. Penso che in questa situazione io e lei non c’entriamo nulla”, ha detto la pugile italiana che ha di fatto aperto ad un incontro con l’avversaria algerina. Quando sarà possibile, ovviamente, non è dato saperlo ma di sicuro anche questo diventerà un evento da seguire, soprattutto per stemperare tutte le polemiche attorno a questo particolare incontro.
“Io e lei non c’entriamo nulla. Noi siamo solo qui perché stiamo inseguendo un sogno. Non siamo noi a giudicare, non siamo nessuno per giudicare me. Non siamo nessuno per giudicare Imane”, ha ancora detto la Carini che ha cosi posto la parole fine anche a quel chiacchiericcio mediatico che si è creato attorno alla pugile algerina ed al suo iperandrogenismo.
Le persone che devono giudicare tutto questo ci sono e hanno le competenze per poterlo fare. Noi atleti facciamo, noi pugili in questo caso facciamo il nostro compito. Il nostro compito qual è? Combattere e l’abbiamo fatto. A me è andata così Imane ha vinto e va bene così”, ha ancora detto la pugile italiana ai microfoni di ‘FanPage’.
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