Una novità epocale del mondo del basket. Tifosi e atleti sono però divisi: evoluzione del regolamento o gioco sempre più snaturato?
Gli appassionati della palla a spicchi sono naturalmente concentrati sulle Olimpiadi di Parigi dove la nazionale degli Stati Uniti, in una sorta di riedizione del Dream Team, è senza alcun dubbio la favorita assoluta. LeBron James guida una pattuglia composta da talenti del calibro di Curry, Durant, Embiid, Edwards e altri. A sfidare lo strapotere USA, le altre stelle della NBA come Gilgeous-Alexander e il suo Canada, Wembanyama e la sua Francia oppure gli MVP NBA Jokic e Antetokounmpo alla guida rispettivamente di Serbia e Grecia.
Insomma, grande basket sul parquet a cinque cerchi. Mentre però gli occhi degli appassionati sono comprensibilmente rivolti a Parigi, dall’altra parte del mondo, nelle Filippine precisamente, è stata ufficializzata una nuova regola che, se prenderà piede, potrebbe davvero rivoluzionare il mondo del basket: il tiro da quattro punti. Il massimo campionato filippino di pallacanestro ha infatti introdotto un’ulteriore linea di tiro, da quattro punti appunto, disegnata a 8,20 m dal canestro. Superfluo dire come questa introduzione abbia già apportato, nelle poche partite fino ad ora disputate con questa nuova regola, dei cambiamenti importanti.
Comprensibilmente questa introduzione ha già scatenato diverse polemiche, polarizzando appassionati e addetti ai lavori su di un argomento che, complice l’evoluzione del gioco negli ultimi anni, è particolarmente sensibile nel basket moderno. Molti infatti accusano il basket moderno di essere troppo improntato alla ricerca del tiro dalla distanza. Con l’introduzione di un nuovo “premio” per il tiro dalla distanza, secondo i detrattori, si andrà ad esasperare questa tendenza. Inoltre la distanza di 8,20 m non sembrerebbe essere un problema per gli specialisti, visto che comunque in NBA (che segue regole diverse dalla FIBA, ndr) la distanza del tiro da tre è già a 7,25 m.
Il tiro da 4 spacca anche la NBA
Non solo detrattori. La PBA, la lega che gestisce il campionato delle filippine ed è responsabile di questo cambiamento, ne è certa: questa novità renderà il gioco più emozionante. In attesa di vedere se la cosa prenderà piede, ricordando che il tiro da tre punti ci mise quasi due decenni per essere adottato universalmente, certamente è una scelta che fa discutere. Come detto tanti sono i detrattori, preoccupati di un’esasperazione del tiro dalla distanza, ma ci sono anche voci autorevoli che difendono questa scelta.
Larry Bird già qualche tempo fa si espresse, a fronte di una sperimentazione nelle leghe semiprofessionistiche USA, parlando di una naturale evoluzione del gioco. In parallelo era invece arrivata la critica da chi non ti aspetti: Steven Kerr. Il coach dei Golden State Warriors, squadre celebre per aver esasperato la ricerca del tiro da tre per sfruttare il talento di cestisti come Curry, si è infatti detto contrario arrivando addirittura a paragonare questa potenziale novità al circo.