Mario Giuffredi, agente di diversi giocatori del Napoli, ha ‘svelato’ una chiamata ricevuta dall’Inter per conoscere la situazione di un suo assistito.
Il Napoli diConte, dopo esser stato dieci giorni in ritiro in Trentino, è tornato nel capoluogo partenopeo per poi ripartire giovedì prossimo alla volta di Castel di Sangro. In Abruzzo, di fatto, scatterà la reale preparazione per il campionato di Serie A 2024/25, visto che arriveranno giocatori che hanno disputato con le rispettive nazionali l’Europeo o nel caso di Mathias Olivera la Copa America.
Con il ritiro di Castel di Sangro, dunque, Antonio Conte avrà a propria disposizione tutto il gruppo azzurro, tra cui i due calciatori che avevano ‘minacciato’ di andare via: Giovanni Di Lorenzo e Khvicha Kvaratskhelia. Entrambi i giocatori, con diverse motivazioni, avevano fatto trapelare di voler cambiare aria, ma poi sono rimasti al Napoli grazie, soprattutto, al nuovo allenatore azzurro.
Antonio Conte, infatti, ha ribadito sin da subito l’importanza che avevano Di Lorenzo e Kvaratskhelia nel suo progetto tecnico. A confermare tutto ciò ci ha pensato Mario Giuffredi. L’agente del capitano del Napoli ha infatti tenuto quest’oggi una lunga conferenza stampa, dove ha anche parlato di un interessamento dell’Inter per il suo assistito.
Di Lorenzo, l’agente: “L’Inter è stata la prima squadra a chiamarmi per Giovanni”
Ecco le parole rilasciate da Mario Giuffredi: “Quali squadre mi hanno chiamato per Di Lorenzo? La Juve mi ha chiamato, così come hanno fatto Inter, Roma ed Atletico Madrid. Tutte queste squadre mi hanno detto che c’erano per Di Lorenzo, ma solo se il Napoli avesse deciso di farlo andare via veramente Anche se il primo team a farmi una telefonata è stato quello nerazzurro, visto che nel ruolo di Giovanni hanno un calciatore che ha un solo altro anno di contatto”.
L’agente di Di Lorenzo ha poi raccontato tutta la vicenda che, di fatto, stata portando ad un divorzio tra il calciatore ed il Napoli: “Giovanni, dopo la vittoria dello scudetto, ha affrontato dei cambi davvero notevoli. Giovanni si è sostituito anche ad alcuni dirigenti per cercare di sistemare alcuni problemi tra società e squadra. Sono capitate due-tre situazioni che hanno segnato il ragazzo: la prima è capitata in Fiorentina Napoli, ovvero quando Giovanni è stato male ed è rimasto in albergo. Dopo la gara, il pullman lo è andato a prendere in albergo, ma l’hanno trovato collassato. Il giorno dopo, poi, è stato scritto sui giornali che Di Lorenzo ha fatto finta di stare male perché aveva firmato un contratto con la Juve. Giovanni ci è rimasto anche male della mancata smentita del club su queste voci infondate. Poi un altro aspetto è capitato nell’ultima giornata dell’anno scorso, Napoli-Lecce. Da 15 anni faccio questo mestiere e non mi ricordo che sia mai capitato che un capitano esca a tre minuti dalla fine e prendersi il fischio di 50mila persone. Una cosa è prendere i fischi insieme al resto della squadre e un’altra cosa prenderli da soli. Su questo episodio non c’entra nulla il presidente, ma è stata una sciagura solo del signor Calzona. Anche se pure in questo caso, il ragazzo si aspettava qualche dichiarazione da parte della società. Goccia che ha fatto traboccare il vaso? Manna è un mio caro amico, ma la miccia che ha fatto scoppiare tutto è stato quando Manna ha trasferito a Di Lorenzo il pensiero del presidente che nel caso di un’offerta soddisfacente per lui sarebbe stata valutata dal club”.
Mario Giuffredi si è poi soffermato sui ruoli di Conte e De Laurentiis sulla permanenza di Di Lorenzo: “Conte è un campione sia come allenatore che come uomo: lui mi ha sopportato per un’ora, dove gli ho elencato tutte le motivazioni perché Giovanni voleva andare via. Il mister non ha imposto la permanenza di Giovanni, ma mi ha ascoltato ed ha capito tutto quello che era successo. Ci ha anche dato ragione su alcuni aspetti, lui si è affiancato a me e a Di Lorenzo ed ha fatto di tutto per mettere le cose a posto. Una volta che ho capito la volontà del mister, io e Giovanni ci siamo tranquillizzati. De Laurentiis? Sono andato nella sede della Filmauro per parlare con il presidente, il quale ha ammesso alcune mancanze del club nei confronti di Di Lorenzo. Nonostante le dichiarazioni di De Laurentiis, ho sempre ribadito di voler andar via perché volevo capire le reali intenzioni del presidente. Quest’ultimo mi ha chiamato quando sono andato via e mi ha dato appuntamento il giorno dopo a Napoli. Il presidente ha avuto la pazienza di ascoltarmi. Dopo la chiacchierata al Britannique, ho avuto la certezza della volontà di De Laurentiis di far restare Giovanni in azzurro”.