Dalla coreografia alla terribile tragedia: la storia del rogo del Ballarin

Il mondo del calcio ha vissuto momenti emozionanti ma anche grosse tragedie che restano indimenticabili purtroppo.

Siamo ormai vicini all’inizio della nuova stagione, c’è grande fermento tra gli appassionati e la serie A è pronta a regalare grandi emozioni. Il calcio è lo sport più seguito in Italia, uno sport che regala emozioni indimenticabili ma che talvolta porta grosse delusioni o ancora peggio situazioni drammatiche che restano impresse nei nostri ricordi.

La storia recente ci ricorda addii drammatici come quello di Davide Astori, giocatore che ci ha lasciato durante il pernottamento in una trasferta e che ci ricorda cose strazianti. Che siano giocatori o tifosi il calcio può portare a grosse tragedie, ovviamente non volute ma che – frutto della casualità o meno – restano indimenticabili per tutti noi. I tifosi della Juve ricordano ogni anno l’Heysel, drammatico incidente che tolse la vita a 39 tifosi bianconeri, avvenimento che avvenne nei minuti in cui iniziava la finale di Champions League.

‘The Show must Go On‘ è il Mantra che per anni è andato avanti in tanti sport e anche in quell’occasione si arrivò a questa decisione. Una tragedia non di queste proporzioni, ma comunque storica è invece quella che colpi’ il 7 Luglio del 1981 lo stadio di San Benedetto del Tronto, il ‘famoso’ rogo dello stadio Ballarin.

Una giornata che doveva diventare una festa, era tutto pronto per la promozione della Sambenedettese, a cui bastava solo un punto nel match contro il Matera. Il risultato arrivò ma l’evento fu tutto fuorchè una festa, in questo autentico dramma morirono due persone ma poteva andare molto peggio. In quella Sambenedettese, del noto mister Nedo Sonetti, c’era anche Walter Zenga, portiere che sarebbe diventato un’icona con la maglia dell’Inter.

Sambenedettese-Matera, il dramma allo Stadio Ballarin

Era il 7 Giugno 1981 e il pubblico della rovente Curva della Fossa dei Leoni aveva portato diverse strisce di carta da giornale per organizzare la festa, questi fogli presero fuoco sotto 500 persone che erano pronte a festeggiare la propria squadra del cuore e la sfida di calcio divenne una tragedia.

Si formò una calca a causa della mancanza delle chiavi dei cancelli di emergenza che non furono trovate subito, e inoltre l’idrante inizialmente ebbe problemi di funzionamento. Situazioni occasionali che portarono al dramma, in questa tragedia morirono Maria Teresa Napoleoni e Carla Bisirri, due giovani tifose rispettivamente di 23 e 21 anni. Un vero dramma e diversi feriti, alcuni ustionati molto gravi.

Ci furono due vittime, ma poteva andare molto peggio e quella che doveva essere una giornata di calcio e di divertimento è diventato uno dei dramma storici più importanti della storia del calcio italiano. Da quel giorno a San Benedetto ogni anno il 7 Giugno si commemora quella tragedia e nel 2021 il Comune ha instaurato una targa per le due piccole vittime.

Una tragedia che non va dimenticata e che va oltre il calcio giocato, un autentico dramma che resta impresso nella storia di questo sport.

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