Nel mondo del calcio si moltiplicano le iniziative a favore dell’adozione dei cani. Ed è il momento di farle anche in Serie A!
L’estate è purtroppo un periodo non certo ottimale per tutti i nostri amici a quattro zampe. Nel nostro paese e non solo, persiste il criminale fenomeno degli abbandoni. Fenomeno che aumenta drammaticamente nei mesi estivi. Sono migliaia i cani, di tutte le età e di tutte le razze, che d’estate vengono traditi e abbandonati.
Nonostante negli ultimi anni una maggiore sensibilità animalista unita ad un lavoro di inasprimento di sanzioni e pene per chi abbandona un animale abbia senza dubbio portato ad arginare il fenomeno, siamo ancora di fronte ad un problema molto serio, rispetto al quale la sensibilizzazione non è mai abbastanza.
In molti paesi anche il mondo del calcio si è apertamente mobilitato, sia contro gli abbandoni, sia a favore delle adozioni. In Romania ad esempio un paio di anni fa la lega calcio locale firmò un accordo con il canile pubblico di Bucarest. Ad ogni partita infatti i calciatori sarebbero scesi in campo con in braccio dei cani da adottare. Un’iniziativa dal grande successo, considerando anche il fatto che negli anni precedenti la Romania era stata al centro delle polemiche per tutta una serie di provvedimenti drastici riguardo il fenomeno del randagismo.
Non solo la Romania, ma anche la Russia. Qualche anno fa, anche se limitato alla sola partita di Premjer Liga contro il Rostov, i calciatori dello Zenit San Pietroburgo scesero in campo portando in braccio dei cagnolini per il progetto “I cani stanno meglio in casa”. L’allora attaccante del club di San Pietroburgo, Artem Dzjuba, dopo la gara adottò anche il cucciolo che aveva portato in braccio all’ingresso in campo.
E in Italia? Nel nostro paese ci sono state delle iniziative simili, come ad esempio quella della Fermana che nel dicembre del 2021, in accordo con la locale sezione dell’ENPA, portò sul terreno di gioco cinque cuccioli dei canili locali. L’idea però di un qualcosa di più strutturato, magari organizzato dalla stessa Lega Serie A, potrebbe dare la giusta spinta mediatica. Certamente un’iniziativa come quella in Romania, anche solo limitata ad una giornata calcistica, visti i numeri di spettatori che il nostro campionato tra stadio e pay tv macina ogni fine settimana, potrebbe essere un veicolo importantissimo per la sensibilizzazione riguardo il non abbandono, le adozioni e i diritti degli animali in generale.
Negli ultimi anni, come detto, tanti sono stati i passi in avanti sul tema. La grande visibilità mediatica della nostra massima serie potrebbe però essere quel quid in più. In fondo il nostro calcio negli ultimi anni ha dimostrato spesso di essere in prima linea, almeno dal punto di vista delle iniziative, su tantissimi temi sociali. Adesso è giunto il momento di metterci in moto anche per i nostri amici a quattro zampe.
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