Dybala confessa: “Ero distrutto, non volevo uscire più di casa”

Paulo Dybala parla a cuore aperto e confessa quello che ha vissuto in un’occasione in particolare: ecco perché era distrutto.

Paulo Dybala, mentre attende di tornare in campo con la Roma per la nuova stagione di Serie A e non solo visti gli impegni nelle coppe, ha fatto un tuffo nel passato. In un passato non molto lontano, ma che lo ha segnato in maniera indelebile. Le sue parole sono state decisamente nette: ecco a cosa ha voluto fare riferimento.

Paulo Dybala ha parlato a cuore aperto in una nuova puntata del podcast ‘A dónde vamos cuando soñamos’ (‘Dove andiamo quando sogniamo’, ndr.) condotto dalla compagna, Oriana Sabatini, con cui a breve il calciatore si sposerà. Con l’occasione, l’argentino ha parlato della vittoria dei Mondiali ottenuti dalla sua nazione nel 2022 ma non solamente.

Oltre alle gioie, ha ricordato anche i momenti più dolorosi. La finale vinta dall’Argentina contro la Francia rimarrà sempre e indelebilmente impressa nel suo cuore. Ma non dimenticherà neppure la finale, purtroppo, persa in Europa League con la maglia del suo club. La Roma non è riuscita a superare il Siviglia nella finale del 2022/23 e Dybala non dimenticherà mai la delusione vissuta.

Dyabal parla della finale di Europa League persa con la Roma

Nel corso del podcast, Paulo Dybala ha quindi dichiarato: “Per un calciatore è il massimo vincere il Mondiale, ma il mio obiettivo è vincere altri trofei. Continuare a segnare e a giocare”. “Dopo il Mondiale con l’Argentina, avevo un’altra finale molto importante da giocare con la Roma. L’abbiamo persa e questa cosa mi ha distrutto emotivamente“, ha aggiunto.

Insomma, sicuramente una delusione grande e una sconfitta che l’ha segnato ma molto probabilmente anche fatto crescere in termini di consapevolezza. “L’abbiamo persa – ha continuato l’attaccante giallorosso – e questa cosa mi ha distrutto emotivamente. Ero completamente a pezzi. Non ce la facevo più, volevo solamente tornare a casa e non uscire più“.

Infine, ha concluso dicendo: “Io ero lì da un anno. E tutti mi chiedevano: ‘ma come hai fatto a sentire questa sconfitta così tanto?’ Io non lo so. Il tempo passato insieme alla squadra, vivere la città, conoscere la gente, lo spogliatoio. Mi ha ucciso il fatto di aver perso quella finale. Non c’è paragone tra la finale del Mondiale e quella di Europa League, ma perdere contro il Siviglia mi ha distrutto”.