Carlo Pellegatti, giornalista esperto di Milan, è intervenuto ai microfoni di TvPlay
“EMERSON ROYAL PISTA VERA. ZIRKZEE-MILAN, TUTTO FERMO” – “Situazione Zirkzee totalmente ferma, nessuno ne parla più sui giornali. Forse per scelta dell’entourage e del Milan. Pista Rafa Marin da cancellare, anche la pista Tiago Santos appare lontano. E’ vera, invece, la pista Emerson Royal. E’ molto vicino al Milan. Ma il Milan ha detto al Tottenham, ma ora abbiamo la priorità economica per capire quanto sborsare per l’attaccante e capire quanto spendere per gli altri”.
“LA RECOMPRA NON DEV’ESSERE UN PROBLEMA” – “Agli amici rossoneri voglio dire: quando c’è un’occasione di prendere un giocatore in prestito, ricordo quello che mi ha sempre dire Ricky Massara, futuro direttore sportivo del Rennes. Mi diceva che non era un problema se Brahim Diaz stesse due anni al Milan e poi andava al Real. Se è bravo, ci aiuta a vincere. Poi vediamo tra due anni. Quindi su Jimenez, vediamo se è bravo. Non stiamo parlando di Mbappé. Gli scettici sulla recompra, non mi interessano. Seguo Massara”.
“THEO HERNANDEZ E’ UNICO. SE C’E’ DA DARGLI 7-8 MILIONI, LI DIANO” – “Spero che Theo Hernandez non vada altrove. Posso anche prendere 100 milioni da lui, prendo altri due giocatori da 40, ma non saranno unici come Theo. E’ un giocatore unico, anche se deve essere più continuo. Spero che il Milan si ‘Lauterizzi’, che deriva da Lautaro Martinez, e che aumentino il monte ingaggio. Se c’è da dare 7-8 milioni da Theo, li diano. Se è una questione di soldi. Se non lo è, allora la questione è un’altra. Ai giocatori vanno dati anche grandi compagni per vincere, altrimenti vanno via. Mbappé cercava qualcos’altro. Chiaro che ha preso una montagna di quattrini, ma era già ricchissimo. Quando hai Leao e Theo devi dimostrare loro di avere un grande progetto, altrimenti giusto che vadano via. Sarebbe insopportabile perdere Theo Hernandez. In quel ruolo lì, chiunque si prenda, non vanno a sostituirlo. Sarebbe di certo un downgrade”.
“IL MILAN CON ELLIOT HA VINTO IL CAMPIONATO, DIAMO TEMPO A CARDINALE” – “Hanno detto che il Milan è una proprietà ‘non vincente’. Pur passando da aziendalista, voglio dire che vediamo da qui ad un anno. Ricordiamoci che quando arrivò Elliot si diceva che non volevano vincere, volevano solo far contenti gli investitori. Alla fine hanno il campionato, siamo stati sempre in Champions League, hanno venduto Tonali. Con Cardinale non abbiamo una buona proprietà? Vediamo questa stagione”.
“BORRIELLO SI FECE CAMBIARE SOPRANNOME. ERA KISS KISS BANG BANG, POI HO CAMBIATO IN JACK SPARROW” – “Chi poteva rompermi le scatole dicendomi di cambiare il soprannome (dice ridendo ndr)? Lui, Marco Borriello. Io lo chiamavo Kiss Kiss Bang Bang, come un film. Borriello era un bel ragazzo. Era Kiss perché era bello. Era Bang Bang perché segnava. Dopo un paio di gol sbagliati mi chiede di cambiare soprannome. Gli andava bene “Jack Sparrow”, il pirata”.
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