La redazione di TvPlay.it ha intervistato Taddeo Del Gaudio, l’autore del murales dedicato a Geolier.
“NESSUNO MI HA REGALATO NIENTE” – “Come ho iniziato a fare murales? Ho sempre cercato di farlo diventare un lavoro, nessuno mi ha regalato niente. La strada è stato sempre il mio habitat naturale”.
“AVEVO IN MENTE DA TEMPO DI FARE UN MURALES SU GEOLIER” – “Murale di Geolier? E’ un progetto che avevo in mente da tanto tempo. Mi ricordo una sua intervista al programma ‘Le Iene’ dove denunciava la disparità tra il Nord ed il Sud Italia. Alla fine dell’intervista diceva: ‘Il razzismo reale è l’indifferenza’. Ed ho riportato proprio questa frase nel murales. Geolier mi ha fatto i complimenti, è come se si fosse rivisto allo specchio”.
“IL NAPOLI E’ LA SECONDA PELLE PER GEOLIER” – “Perchè l’ho rappresentato con la tuta del Napoli? Perché per lui è una seconda pelle e voglio che la gente si rispecchi nelle mie opere d’arte, ed in questo caso in Emanuele”.
“IN PERIFERIA SI HA LA VERA FAME” – “I veri talenti nascono in periferia, dove non si nasce con la pancia piena ma con quella fame che ti porta a dire: ‘Esisto anche io’. Questa fame ti porta a raggiungere un determinato successo. Il disagio, le buone e le cattive persone sono ovunque ma questi ‘scugnizielli’ nascono solo in questi posti. Loro hanno un’anima”.
“IL NAPOLI NON E’ SOLO UNA SQUADRA” – “Il Napoli non è solo una squadra ma rappresenta un’identità. Anche io dipingo con la felpa di Maradona. Lui ha dato una voce a Napoli, è lui che ci ha permesso di gridare. Anche Maradona veniva dal ghetto, dal nulla. Se fosse nato con la pancia non penso che sarebbe diventato il ‘Dio’ del calcio”.