Intervista al presidente della Juve Stabia Andrea Langella, squadra appena promossa in Serie B
“SERIE C DIFFICILE, VINCERLA E’ STATO QUASI UN MIRACOLO” – “L’emozione è stata unica, perché quest’anno, com’è noto, la Serie C è stata difficilissima. Vincerlo come Juve Stabia è stato frutto di un lavoro certosino, straordinario, fatto di squadra. Dal primo giorno di mercato fino alla partita di Benevento. Detto ciò, è stato quasi un miracolo, c’era molta competizione nel girone C, con grandi club e valori attuali superiori alla nostra squadra. E’ stato meraviglioso per noi, perché tutti quanti abbiamo rispettato il nostro ruolo. Il mister è stato devastante, assieme al direttore sportivo hanno costruito una bella rosa di giocatori. Dal merchandising alla comunicazione, abbiamo cercato di portare avanti questo progetto che non si ferma qua. Non abbiamo inventato nulla. Abbiamo lavorato tutti insieme e abbiamo rispettato tutti il nostro ruolo”.
“CASTELLAMMARE MERITA LA SERIE B, TIFOSI E CURVA UNITI PER QUESTA MAGLIA” – “E’ bello vedere Castellammare con questi colori gialloblu, festoni, sagome dei calciatori. Castellammare è una società che merita come minimo la Serie B. Oggi come ieri c’è un calore e una passione unici in città. I tifosi di Castellammare stanno facendo festa ancora e non finirà fino a quando non terminerà la stagione. Ringrazio la Curva, ha dimostrato di essere all’avanguardia. In questo campionato siamo stati uniti per questa maglia, per i colori gialloblu.
“IL DS LOVISA VOLEVA METTERSI IN GIOCO CON NOI. QUANDO HO SCELTO MISTER PAGLIUCA ERO STRESSATO” – “Il ds è stato scelto da me in prima persona, mentre il mister è stato scelto in seconda battuta perché è stata una scelta un po’ anomala. La scelta del direttore è stata fatta all’ultimo momento. Quando ho sentito un procuratore, un mio amico, ho incontrato Matteo Lovisa, aveva 26 anni, mi aveva espresso tanta voglia di lavorare. Si vedeva dagli occhi che voleva mettersi in gioco in una piazza così importante come Castellammare di Stabia. Io gli dissi che non era proprio una scelta migliore iniziare questo percorso con la Juve Stabia. Però lui ci ha convinto e trovammo l’accordo. Aveva voglia di mettersi in gioco. All’inizio della stagione ero molto stressato, avevo una lista di tre allenatori, poi scelsi Pagliuca per la sua serietà, compostezza e attaccamento al lavoro. Mi ha convinto e lo scelsi. E’ un allenatore straordinario e farà tanta strada. Come il direttore sportivo.
“IL POTENZIALE DELLA JUVE STABIA SI VEDEVA SIN DALL’INIZIO, QUESTA SQUADRA E’ COMPOSTA DA UOMINI PRIMA CHE DA PROFESSIONISTI” – “Trenta ragazzi con una media età di 22-23 anni, tutti prima uomini e poi professionisti. Un gruppo fantastico, uno spogliatoio unito. Hanno dato tutto per questa maglia e hanno sposato il progetto Juve Stabia. E’ stato un anno bellissimo, da raccontare. Abbiamo avuto la consapevolezza, settimana in settimana, di poter fare sempre qualcosa di più, di costruire sempre quel centimetro in più. Il potenziale si vedeva sin dal primo giorno e abbiamo continuato con tanta passione, pensando solo a noi e giocando ogni domenica. Abbiamo costruito una squadra favolosa.
“DE LAURENTIIS IL PRIMO A CHIAMARMI DOPO LA PROMOZIONE” – “Con il presidente Aurelio De Laurentiis c’è un bel rapporto. La prima telefonata dopo la promozione raggiunta a Benevento è stata la sua. Poi ho ricevuto tante chiamate dalla Serie A, dalla Serie B e anche dalla C. Devo dire grazie di cuore a tutti. E ancora oggi ci fanno i complimenti, siamo invitati in una serie di incontri istituzionali per darci premi per questa bellissima promozione.
“SUPERCOPPA GRANDE SFIDA, POI A MAGGIO LAVORIAMO SULLA SQUADRA PER LA SERIE B” – “Ci godiamo questa grande promozione, abbiamo l’ultima partita sabato con il Picerno. Arriverà il presidente Balata, il presidente Marani, ci daranno il trofeo. E poi avremo la Supercoppa, un’altra grande sfida di maggio. Dopo ci metteremo a lavoro per programmare la nuova squadra e i nuovi player da mettere in campo per confermarci nella prossima Serie B.