Torino, Juric via a giugno? L’annuncio del tecnico dopo il derby. L’allenatore croato è in bilico nonostante i risultati e potrebbe cambiare aria
Il derby contro la Juventus si è concluso senza vincitori. Il Torino che ha sofferto nel primo tempo le accelerazioni in ripartenza dei bianconeri rischiando in due occasioni di subire il gol avversario, nella ripresa ha invece tenuto molto meglio il campo tanto da sfiorare, nel convulso finale, la rete di una clamorosa e importantissima vittoria. Al termine della gara l’allenatore granata Ivan Juric ha risposto alle domande dei giornalisti di DAZN e le sue dichiarazioni, soprattutto quelle legate al suo futuro, sono destinate a far discutere.
Juric ha in primis analizzato la gara per la quale si è detto rammaricato, soprattutto alla luce dell’occasione finale sprecata da Lazaro: “Era preparata così, nel primo tempo siamo stati contratti e fantastici nella ripresa che abbiamo dominato. C’è rammarico di non aver vinto. A volte loro pressano e a volte si abbassano, la partita era chiara. Quando fai un secondo tempo di questo spessore contro una squadra come la Juve che fatica a salire e a ripartire, c’è rammarico. Nel primo tempo però loro hanno avuto le occasioni migliori“.
I tifosi granata si chiedono però a questo punto quale sarà il futuro di Juric soprattutto nel caso in cui la squadra non riuscisse a centrare il traguardo della qualificazione alle coppe europee: il Torino infatti, classifica alla mano, è ancora in corsa per un posto in Conference League.
Torino, il futuro di Juric è tutto da decidere: cosa può succedere a giugno
Stimolato sull’argomento da una domanda dell’inviato di DAZN, Juric ha ammesso di non avere ancora le idee chiare in proposito: “Non posso rispondere, non ne stiamo parlando ma solo lavorando. Ci vuole tempo per capire certe cose, sono convinto che la storia del Toro è tale che deve lottare per l’Europa e fare di tutto per provarci. E’ ciò che impone la storia, il mio discorso è basato su questo: crescita, miglioramenti e consapevolezza. Non capivo il malcontento, ora lo capisco”.
Tutto passa da un possibile e necessario incontro tra lo stesso allenatore croato e il presidente Urbano Cairo, che a quanto pare non sarebbe così convinto a puntare ancora su di lui per il quarto anno consecutivo.