Allo stadio gratis: ecco perché a Parigi i tifosi non pagano i biglietti. Iniziativa sorprendente da parte del secondo club della Capitale francese
Uno dei problemi che limita la possibilità di tifosi e appassionati di frequentare gli stadi è il costo dei biglietti. E non è un caso che spesso divampino polemiche legate proprio alla decisione delle società di procedere con qualche aumento spropositato del prezzo dei tagliandi delle partite. Ma c’è chi ha deciso di gire in totale controtendenza rispetto all’andazzo generale. È accaduto in Francia, a Parigi, dove il secondo club della capitale, il Paris FC, ha scelto di far entrare gratis i tifosi allo stadio. Non si tratta del Parco dei Principi, ovviamente, ma lo Stade Sébastien Charléty, impianto da 20.000 posti, che ha ne ha ospitati più di 17mila in occasione del match contro il Saint-Étienne, fissando il record di presenze per la società.
Il Paris gioca in Ligue2, la seconda divisione e soffre per ovvie ragioni la presenza a dir poco ingombrante del Paris Saint Germain, società tra le più ricche del mondo e che ogni anno punta a vincere il campionato e ad arrivare in fondo in Champions League. Ma il secondo club della capitale francese non sembra volersi arrendere alla disparità di forza economica e tecnica con i cugini più blasonati.
I dirigenti hanno infatti preso questa decisione con un obiettivo ben preciso, quello di fidelizzare lo zoccolo duro del proprio tifo, composto soprattutto da anziani, famiglie e bambini. Mettere il biglietto gratis per entrare allo stadio nelle partite di campionato è una strategia incisiva per rafforzare i legami con la cultura e la tradizione della società.
Paris FC, la decisione sui biglietti gratis esalta i tifosi: le parole dei dirigenti
La strategia del Paris FC è stata curata nei dettagli dalla Roc Nation Sports, agenzia che rappresenta diversi atleti di fama mondiale il cui direttore generale Thiago Freitas ha spiegato le ragioni di questa scelta: “Gli stadi delle grandi città hanno una capienza che rappresenta una percentuale trascurabile della loro popolazione, non più del due per cento. Quasi sempre, meno dell’uno per cento“.
Freitas prosegue e chiarisce: “Sebbene alcuni club prendano il nome dalle loro città, non le mobilitano e hanno un enorme potenziale di crescita nel numero di persone che possono ancora essere portate negli stadi. Se guardiamo ai progetti di legge che mirano a formare il pubblico per il cinema d’autore, il teatro, la musica classica e altre attività culturali“.