Il centrocampista algerino ha parlato in conferenza stampa rilasciando dichiarazioni forti: ecco cos’ha detto e l’analisi completa.
L’andata dei quarti di finale di Champions League tra Real Madrid e Manchester City, in scena ieri sera al Santiago Bernabeu, è stata senza dubbio uno degli spot più belli possibile per il mondo del calcio. Una sfida avvincente e vibrante, dal primo all’ultimo minuto. Gol, spettacolo, ritmi intensi, giocate d’alta scuola e soprattutto grande coraggio e determinazione. Una partita che deve rappresentare anche un monito per il nostro movimento calcistico che continua a produrre partite ancora troppo tattiche e bloccate, anche e soprattutto tra le compagini più importanti.
Il risultato, infatti, è per tutti gli allenatori l’obiettivo principale, l’elemento che determina il raggiungimento dei traguardi stagionali o, al contrario, il naufragio di quanto prefissato ad inizio anno. Ma l’ago della bilancia che sposta il coinvolgimento e la voglia di seguire una determinata squadra è il modo in cui si arriva al risultato. Ecco perché il match del Bernabeu, nonostante l’altissimo peso specifico e la sua importanza, deve essere preso da esempio. Sì perché le due formazioni in campo hanno giocato con un solo obiettivo: segnare agli avversari, senza badare ai tatticismi o alla fase difensiva.
Nella giornata di oggi, alla vigilia del match di Europa League contro la Roma, il giocatore del Milan Ismael Bennacer ha parlato in conferenza stampa, lanciando una dichiarazione piuttosto forte proprio sulla gara di ieri sera “Quasi tutta la squadra del Milan potrebbe giocare o al Real o al City. Siamo forti, abbiamo giocatori forti e non posso scegliere solo uno o due giocatori”. Parole che hanno fin da subito acceso un ampio dibattito tra i tifosi e gli appassionati di calcio, ancora impressionati dal livello della partita andata in scena ieri sera. Analizzando, però, più a fondo quanto affermato da Bennacer verrebbe da chiedersi: quali potrebbero essere i giocatori del Milan protagonisti in una di quelle due grandi squadre?
Il pensiero va senza dubbio a 3 giocatori, che rappresentano la spina dorsale della rosa di Stefano Pioli: Mike Maignan, Theo Hernandez e Rafael Leao. Il portiere francese, infatti, potrebbe essere tranquillamente titolare in entrambe le formazioni, specialmente al Real dove Lunin è stato protagonista, ma in negativo. Stesso discorso per Theo Hernandez che non è certamente inferiore a Mendy o Guardiol. Il terzino sinistro francese, infatti, è molto probabilmente uno dei migliori interpreti del ruolo e, di conseguenza, potrebbe vestire qualsiasi tipo di maglia.
Discorso un pochino più complicato per Rafael Leao. Con Vinicius e Rodrygo da una parte, Grealish e Bernardo Silva dall’altra non è così scontato che il portoghese possa essere un protagonista assoluto di Real o City. Quel che è certo è che con un po’ di continuità in più, Leao potrebbe davvero essere indispensabile per chiunque, ma per raggiungere stabilmente i livelli più alti possibili dipenderà soltanto da lui e dalla sua applicazione al lavoro quotidiano.
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