Bakker, l’avventura all’Atalanta è già al capolinea: i motivi del fallimento

Il terzino sinistro ex PSG potrebbe già salutare Bergamo dopo appena una stagione: cos’è successo e che cosa è andato storto.

Potrebbe essere già al capolinea l’avventura di Mitchel Bakker con l’Atalanta. L’olandese è uno dei giocatori meno utilizzati da Gian Piero Gasperini in stagione e anche quanto accaduto ieri pomeriggio nella trasferta di Cagliari fa pensare ad una possibile quanto prossima separazione. Entrato al 46esimo, Bakker è stato poi sostituito al minuto 86 con il tecnico Gasperini che, nel post gara, l’ha definito “totalmente fuori condizione e non in grado di giocare”. Insomma, una bocciatura non da poco, o meglio, l’ennesima di una prima stagione italiana completamente da dimenticare.

Bakker era arrivato la scorsa estate dal Bayer Leverkusen a fronte di un investimento da ben 10 milioni di euro per il cartellino e oltre 2 milioni di ingaggio. Contratto fino al 2027, dunque, a cifre non da poco. Sarebbe dovuto essere lui il titolare sulla corsia di sinistra. Ben presto, però, Gasperini gli ha preferito il giovane Ruggeri, facendo scivolare l’olandese classe 2000 in panchina. Ad oggi le sue partite con la maglia dell’Atalanta sono 18 totali (considerando anche Coppa Italia ed Europa League), di cui soltanto quattro da titolare.

bakker-atalanta, alle radici del fallimento

Partiamo da un presupposto: adattarsi al calcio di Gasperini non è semplice per nessuno. In passato, infatti, sono stati diversi i calciatori acquistati e poi rivenduti dopo pochi mesi a causa di un’incompatibilità tattica con il tecnico. I casi più eclatanti e recenti sono quelli di Kjaer e Skrtel, difensori dalla vasta caratura che non hanno trovato spazio nello scacchiere della Dea. Adesso, a finire in questa lista, c’è anche Bakker, terzino sinistro che ha accumulato esperienza in squadre di tutto rispetto come Ajax, Paris Saint-Germain e Bayer Leverkusen. Ma cosa può essere andato storto ad un calciatore che ha militato da titolare in alcuni club di notevole spessore internazionale come quelli appena citati?

Bakker
Mitchel Bakker – LaPresse – TvPlay.it

Probabilmente una questione di lingua, in primis. L’impressione è che sia stata però la difficoltà ad adattarsi ai dettami tattici di Gasperini ad incidere in negativo. Nelle sue apparizioni con la maglia dell’Atalanta, infatti, Bakker è apparso spesso poco incisivo in fase offensiva, ma anche distratto e tutt’altro che lucido nel lavorare in fase di non possesso palla. Problemi di natura tattica, dunque, che hanno spinto Gasp a preferirgli Ruggeri, un profilo magari più modesto, nel complesso, ma più ordinato nell’interpretazione delle due fasi di gioco. A gennaio l’Atalanta ha provato a lasciarlo partire, ma con un ingaggio da oltre 2 milioni di euro è difficile pensare che qualche club sia disposto ad investire su di lui.

In ogni caso ieri pomeriggio si è arrivati alla rottura definitiva. Il cambio prima e le parole di Gasperini nel post partita rappresentano una sentenza piuttosto chiara. Con un contratto fino al 2027, inoltre, Bakker rischia di diventare un serio problema per l’Atalanta. Ora ci sarà da valutare come muoversi al meglio per sistemare una questione che si prospetta sempre più spinosa in vista del prossimo futuro.

 

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