Nonostante la vittoria di misura sulla Fiorentina i bianconeri restano imbrigliati in un ambiente tutt’altro che positivo: cos’è successo.
Una vittoria convincente a metà, ma tre punti pesantissimi nella corsa per la qualificazione alla Champions League. La Juventus può essere infatti soddisfatta del successo di misura rifilato alla Fiorentina nel match di ieri sera. Una boccata d’ossigeno per la truppa di Massimiliano Allegri che, nell’ultimo periodo, era incappata in una serie di risultati ampiamente negativi con solo 7 punti guadagnati in 9 partite. La vittoria maturata allo Stadium, quindi, può essere il primo indizio di una crisi che potrebbe essere spazzata via in vista dell’ultima fase di campionato.
La Juventus vista ieri sera, però, non ha certamente convinto del tutto. Dopo un primo tempo giocato ad alti ritmi, nella ripresa i bianconeri si sono gradualmente sgonfiati davanti alle sortite offensive della formazione di Vincenzo Italiano. Quarantacinque minuti di difesa rintanata nella propria area di rigore, con gli ospiti in costante proiezione offensiva e con un giro palla continuo a ridosso del perimetro dell’area. Un po’ di fortuna, un intervento miracoloso di Szczęsny sul sinistro di Nico Gonzalez e la scarsa vena offensiva dei centravanti viola hanno consentito alla Juventus di strappare il bottino pieno in un periodo cruciale della stagione.
Nonostante la vittoria, però, l’umore all’interno dell’ambiente bianconero resta tutt’altro che positivo. Sì perché tantissimi tifosi, nel post partita, hanno espresso il proprio malcontento per una prestazione definita ‘da provinciale’. Allo Stadium, infatti, l’impressione è che ben pochi si siano divertiti ad assistere al secondo tempo della Juventus. Una vittoria ‘alla Allegri’, per intenderci, ma che non sembra essere particolarmente piaciuta nemmeno al tecnico toscano. Secondo quanto riferito da Gazzetta.it, infatti, negli spogliatoi dell’Allianz si sarebbe scatenato il finimondo al triplice fischio dell’arbitro.
Allegri avrebbe alzato i toni contro i suoi giocatori, colpevoli di aver disputato una seconda frazione di gioco senza alcuna ferocia e determinazione. La sua Juventus, infatti, ha più volte rischiato di subire gol e, all’opposto, non è mai stata in grado di pungere dalle parti di Terracciano. La sfuriata del tecnico arriva dunque in un momento molto importante dell’anno: tra la Champions da conquistare e la finale di Coppa Italia da raggiungere, l’allenatore vuole una Juve decisamente più affamata e concentrata. L’obiettivo di Max è stato quello di tenere alta l’attenzione e richiamare tutti i suoi giocatori ad un senso di responsabilità cruciale per raggiungere gli obiettivi prefissati.
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