Da Zaniolo a Mancini, l’esultanza può costare carissima al difensore: cosa può accadere al centrale ed alla Roma ed i precedenti
Gianluca Mancini l’ha fatta grossa. Il difensore della Roma ha deciso il Derby con un suo colpo di testa vincente ma è ciò che ha fatto dopo ad averlo trascinato nella bufera. Un’esultanza decisamente non da professionista, volta ad esacerbare gli animi già notorioamente tesi quando si parla delle sfide tra Roma e Lazio.
Sotto alla Curva Sud, il covo dei tifosi giallorossi, con una bandiera biancoceleste con un ratto sopra. Un gesto definito di sfottò e goliardia dal difensore centrale che si è poi scusato. Potrebbe costargli però cara questa goliardata.
Mancini, infatti, potrebbe rischiare una multa ma addirittura la squalifica se venisse considerato insulto oppure offesa dalla Procura Federale che naturalmente aprirà un’indagine e valuterà l’operato del calciatore. In ballo c’è l’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva, quello relativo ai “principi di correttezza, lealtà e probità in ogni rapporto riferibile all’attività sportiva“.
Non si tratta del primo caso, peraltro. E c’è un precedente che riguarda proprio la Roma ed i cori contro la Lazio.
Mancini nella bufera: prima di lui Zaniolo ed il Milan
In occasione dei festeggiamenti per la vittoria della Conference League, Zaniolo si lasciò trascinare e si rese protagonista di cori anti-Lazio. Il calciatore ed il club, poi, decisero di patteggiare con una sanzione di 4.000 euro da devolvere ad una associazione, l’Accademia del calcio integrato.
I Derby, si sa, sono gare sempre molto sentite da calciatori e tifosi e la rivalità sfoci in ogni ambito. E così anche il Milan è stato protagonista di un episodio davvero spiacevole. In occasione dei festeggiamenti per il titolo di Campioni d’Italia, sul bus scoperto i calciatori mostrarono uno striscione che spiegava dove l’Inter dovesse alloggiare la Coppa Italia vinta in finale contro la Juve.
Solo goliardia per i rossoneri, responsabilità oggettiva per la Procura Federale e pagamento di ammenda dietro patteggiamento per i calciatori ed il club di via Aldo Rossi.
Differente, invece, la situazione legata a Romelu Lukaku nella semifinale di Coppa Italia contro la Juventus nella scorsa stagione. Il belga fu espulso per una esultanza ritenuta polemica nei confronti dei bianconeri. Ed invece il centravanti è solito festeggiare le reti con il dito alla bocca e la mano a mimare un saluto militare. La Figc, nell’occasione, graziò il bomber.