Victor Osimhen deve caricarsi il Napoli sulle spalle nelle ultime otto giornate per le speranze europee: poi sarà addio, un club in pole per lui
Victor Osimhen, nel bene e nel male. L’attaccante nigeriano è l’ago della bilancia di un Napoli che ha gestito nel peggiore dei modi la stagione post scudetto. L’anno scorso il bomber è stato il protagonista assoluto del titolo, con annessa vittoria della classifica marcatori in Serie A, il successo nel Pallone d’Oro africano e l’ottavo posto in quello generale.
In questa annata, invece, “appena” 11 gol e tre assist in 18 presenze per l’attaccante in Serie A, 13 in 24 gare compresa la Champions League: quasi a mezzo servizio in questa stagione tra infortuni e Coppa d’Africa. Un rendimento che ha inficiato anche sulle prestazioni del Napoli, addirittura ottavo. Nelle ultime otto gare dovrà però caricarsi la squadra sulle spalle.
Ieri De Laurentiis si è presentato a Castel Volturno ed ha chiesto ai calciatori un finale di stagione a testa alta, provando a cavalcare ancora le piccole speranze di una qualificazione europea. Nelle ultime otto giornate il Napoli dovrà dare il massimo e molto passerà anche dai gol del numero 9 partenopeo.
Napoli, Osimhen saluta a fine stagione: dove può andare
Osimhen dovrà trascinare i suoi per un qualcosa di molto simile al filotto poi sarà con ogni probabilità addio a fine stagione. Un’annata turbolenta, nata con la querelle del rinnovo contrattuale finita solo a dicembre, con le firme sul nuovo accordo da 10 milioni l’anno che comprende anche una clausola da 130 milioni di euro.
Sarà un’estate bollente, perché sempre più i club interessati a lui: dal Chelsea all’Arsenal passando per il Manchester United senza però dimenticare il solito PSG. E con il club di Nasser Al-Khelaifi c’è una sorta di corsia preferenziale: il volo di sola andata Napoli-Parigi, in passato, l’hanno già preso Lavezzi nel 2012 e Cavani l’anno successivo.
Già in estate i francesi avevano provato ad acquistarlo trovando le resistenze del patron De Laurentiis. Stavolta, però, i tempi sembrano decisamente maturi: d’altronde il PSG ha anche la necessità di trovare un rimpiazzo adeguato alla partenza di Kylian Mbappé, destinato al Real Madrid.
Prima di volare verso altri lidi, però, sarà tempo di tornare al gol: Osi è a digiuno da quattro gare, un’eternità per uno come lui. Nel mezzo anche l’infortunio che gli ha impedito di rispondere alla chiamata della Nazionale nigeriana e soprattutto di scendere in campo contro l’Inter.