In casa Napoli De Laurentiis pensa già alla prossima stagione: Conte è il candidato principale per la panchina ma ci sono tre alternative
Rivoluzione e pure rifondazione. In casa Napoli sono i termini più gettonati e più in voga in queste settimane, diventati nuovamente caldi dopo il pesante ko contro l’Atalanta che ha quasi tolto le speranze di Champions League.
Gli errori commessi a monte di questa stagione non dovranno più essere ripetuti, anche per rispettare l’antico detto “errare è umano, perseverare è diabolico“. E quindi si partirà da un nuovo direttore dell’area tecnica che possa fungere da ds ma anche da figura di collegamento tra la dirigenza e la squadra, magari con il compito anche di rivalutare il settore giovanile.
Possibile che in questo caso il nome venga annunciato anche in tempi rapidi, subito dopo la fine della stagione per un primo passo proiettato già alla nuova annata. Definito il nuovo dirigente, con il futuro di Meluso da stabilire, sarà poi la volta dell’allenatore.
Il sogno di De Laurentiis è ormai noto anche alle pietre. Si chiama Antonio Conte, un vero “hombre vertical” che ha esperienza, personalità, numeri da vincente e la voglia di rimettersi in gioco in un progetto nuovo dopo l’esperienza al Tottenham conclusasi a marzo 2023.
Già lo scorso ottobre De Laurentiis avrebbe affidato la panchina a Conte ma il salentino, poco propenso a salire su treni in corsa, declinò l’invito. Il patron, però, ora è impegnato in un vero e proprio corteggiamento serrato, forte anche degli ottimi rapporti tra i due.
Se dovesse esserci fumata nera, si procederà al vaglio delle alternative. La prima è Vincenzo Italiano, 46 anni, attuale tecnico della Fiorentina a caccia della finale di Coppa Italia ed in piena corsa in Conference League (nella scorsa stagione arrivò all’ultimo atto della manifestazione).
L’allenatore più vicino – per tipologia di gioco – a Spalletti: 4-3-3 o 4-2-3-1 i suoi dogmi calcio offensivo e tanto lavoro che colpirono ADL fin dai tempi in cui allenava lo Spezia. Una stima mai sopita che già nella scorsa stagione lo indussero a valutarlo per il dopo Spalletti, prima di virare su Garcia anche per l’ostracismo di Commisso.
Stavolta, però, il corteggiamento potrebbe concludersi in un matrimonio, vista anche la volontà di Italiano di lasciare la Fiorentina a fine stagione.
Nella “short list” del patron, però c’è anche Francesco Farioli. L’enfant prodige della panchina, 35 anni da compiere la prossima settimana e capace di stregare la Ligue 1 con il suo Nizza. I rossoneri si erano issati fino al primo posto in classifica salvo poi scivolare in quinta posizione. La squadra sta vivendo un momento di difficoltà ma l’appeal del tecnico è rimasto tale.
L’ultima opzione, invece, conduce a Raffaele Palladino: napoletano doc, al Monza sta stupendo tutti. Intuizione di Silvio Berlusconi, il 39enne di Mugnano di Napoli con i brianzoli ha conquistato solo tre punti in meno dei partenopei. E domanica c’è lo scontro diretto, un’occasione per valutare il 39enne da molto vicino.
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