La sconfitta con la Lazio sancisce ufficialmente la crisi Juve, nel momento decisivo per la stagione da cui vale la riconferma di Allegri.
Dopo una stagione che fino ad un paio di mesi fa aveva visto davvero poche sbavature, la Juventus di Max Allegri rischia di dilapidare tutto il lavoro fatto per tornare in Champions League. Fatale fu il pareggio di Empoli, perché è da lì che tutto è iniziato a crollare. Fino a quel momento i bianconeri erano addirittura in corsa per lo scudetto, poi da lì il black-out.
Dopo il match coi toscani Allegri e i suoi hanno infatti rimediato 4 sconfitte e 3 pareggi nelle successive 8 partite, dove l’unica vittoria è stata quella in casa contro il Frosinone ottenuta grazie alla rete in extremis di Rugani al 95′. Un ruolino di marcia da retrocessione e nubi sempre più scure che ora aleggiano sopra la testa dell’allenatore livornese, che ha soltanto il suo contratto come unico ombrello.
Dacché la riconferma del conte Max fosse data per scontata, adesso il sentimento predominante sembra il “vorrei ma non posso”, parlando di cambio alla guida tecnica. Non si può perché esonerare Allegri graverebbe in maniera piuttosto pesante sul bilancio della Juve, che sta entrando in una nuova era anche dal punto di vista della sostenibilità finanziaria. Che fare quindi?
Allegri esonerato? I possibili sostituti
La difficile situazione della Juventus ha iniziato a far porre seri interrogativi, non solo per quanto riguarda la permanenza o meno dell’attuale allenatore anche nella prossima stagione, in virtù della scadenza del suo contratto il 30 giugno del 2025. Adesso c’è anche chi non esclude un esonero e la conclusione della stagione con un traghettatore in attesa di Thiago Motta.
Il vantaggio sulla quarta e la quinta in classifica infatti è di molto diminuito, sono infatti solo 2 i punti di distacco sul Bologna e 7 quelli dalla Roma. Volendo temere il peggio del peggio invece l’Atalanta sarebbe a meno 9. Servirebbe un crollo verticale per vedersi sfuggire la qualificazione, ma qualora i bianconeri dovessero fallire nei prossimi due impegni la panchina diventerebbe bollente.
Prima la Fiorentina allo Stadium, poi il derby col Torino e stasera invece c’è l’andata della semifinale di Coppa Italia, ancora con la Lazio. Allegri si gioca tutto e in caso di fallimento sono pronti sia l’allenatore della Next Gen Massimo Brambilla, che il grande ex attualmente alla guida della Primavera, Pablo Montero.