Giulia Dragoni, la stellina della Nazionale Women coccolata dal CT Soncin. In molti la considerano una predestinata per classe e talento
Il calcio femminile sta conoscendo una crescita e uno sviluppo come mai nella sua storia. Vale infatti la pena sottolineare come non si tratti di un fenomeno recente, tutt’altro. Ma è solo da una decina d’anni a questa parte che le ragazze che scelgono di diventare calciatrici hanno acquisito una discreta visibilità a livello di pubblico e una certa attenzione da parte dei media. Questo sia per ciò che riguarda i campionati nazionali e più in generale l’attività dei club che per gli impegni che vedono coinvolte le Nazionali. In Italia il campionato sta volgendo al termine mentre proprio nei prossimi giorni le azzurre affronteranno due gare di qualificazione ad Euro 2025 contro Olanda e Finlandia.
Dal settembre scorso la Nazionale è allenata dall’ex attaccante Andrea Soncin, un passato nell’Atalanta e nell’Ascoli e una carriera da tecnico trascorsa fino sei mesi fa nelle giovanili del Venezia. Nel corso della conferenza stampa di presentazione delle due sfide valide per la qualificazione ai prossimi campionati europei, il commissario tecnico ha fatto il punto della situazione gettando uno sguardo sulle condizioni di salute del calcio femminile.
Giulia Dragoni, la prossima fuoriclasse della Nazionale Women trova la benedizione di Soncin
Le calciatrici di livello in Italia non mancano, le squadre di club di vertice hanno in rosa molte ragazze che nel corso del tempo sono diventate punti fermi della Nazionale. Da qualche mese però a rubare la scena e le luci dei riflettori è una diciassettenne centrocampista che l’estate scorsa ha lasciato l’Inter per trasferirsi al Barcellona.
Stiamo parlando di Giulia Dragoni, classe 2006, già otto presenze nella nazionale maggiore e un futuro da autentica predestinata. Soncin cerca però di tenere i piedi per terra, quasi certamente con l’intento di proteggere la sua pupilla.
“Giulia è un talento che va accompagnato e aspettato, fa parte di un club di grandissimo livello e per noi è solo un vantaggio avere una giocatrice simile in un club come quello catalano. Poi certo serve l’esperienza in campo e credo che Giulia sia allineata con la società per andare a cercare questa strada in blaugrana o altrove“.