Caso Acerbi, Marotta si espone: ecco perché l’Inter ha scelto il silenzio. Arrivano dichiarazioni di grande interesse da parte dell’ad nerazzurro
L’Inter vuole chiudere il cosiddetto caso Acerbi-Juan Jesus una volta per tutte. Nella consueta intervista rilasciata ai microfoni di DAZN nei minuti precedenti l’inizio della sfida contro l’Empoli, l’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta ha finalmente, verrebbe da dire, espresso un parere chiaro ed esplicito in merito alla vicenda che ha visto coinvolti il difensore nerazzurro e il centrale brasiliano del Napoli. Il secondo, com’è noto, ha accusato il primo di aver proferito degli insulti razzisti nei suoi confronti. Alla fine di un periodo contrassegnato da polemiche aspre e da discussioni interminabili, soprattutto sui social, il giudice sportivo ha assolto Acerbi per assenza di prove tangibili.
L’Inter fino a questo momento non aveva assunto alcun tipo di posizione, né in via ufficiale né ufficiosamente. È stato dunque Marotta ad esporsi esprimendo il pensiero della società in merito a questo increscioso episodio. La sua è stata una lunga e complessa dichiarazione che inevitabilmente farà discutere in un senso o nell’altro.
“Finora siamo stati zitti volutamente – ha esordito l’ad dell’Inter -. In primis vorrei sottolineare come questa sia comunque una pagina molto amara per il nostro movimento da qualsiasi lato la si veda. Tra innocentisti e colpevolisti c’è un fatto oggettivo di partenza: noi abbiamo chiesto al nostro giocatore di farci un resoconto di quello che era accaduto in campo e ci lui ha espresso quella che era la verità, la sua verità, la verità oggettiva“.
Caso Acerbi, la posizione di Marotta fa discutere e riflettere: “Crediamo ad Acerbi ma…”
Marotta è un fiume in piena e chiarisce ulteriormente: “Noi non abbiamo avuti dubbi su quello che ci ha detto e non avevamo riscontro dalle immagini di un comportamento discriminatorio, pertanto l’abbiamo affiancato. L’Inter è sempre al fianco di qualsiasi iniziativa che combatta il razzismo, siamo contrari al razzismo e siamo al fianco di Jesus da questo punto di vista“.
Dunque, Marotta sembra tirare un colpo al cerchio e uno alla botte, salvo però prendere le parti di Acerbi: “Al tempo stesso c’è un aspetto giuridico che è da rispettare, ma soprattutto c’è la verità di un professionista come Acerbi che ha già avuto problematiche importanti di salute nella sua vita e credo non possa scherzare su questi argomenti“.
“Non ho parlato con Juan Jesus – ha concluso il dirigente varesino – ma ho parlato con il mio tesserato e prendo atto di quello che ci ha raccontato. Credo a quello che mi ha detto: ha fatto un resoconto dell’accaduto e noi gli crediamo, ma resta una pagina molto amara“.