Nel calcio tutto può cambiare velocemente e in 10 anni l’ascesa del Bologna è sotto gli occhi di tutti, con una curiosità molto particolare.
Non si fermano i sogni di un Bologna che continua a macinare punti e a candidarsi tra le assolute favorite per un piazzamento nella prossima Champions League. Il 3-0 rimediato alla Salernitana nel primo pomeriggio di oggi ha messo ancora una volta in luce una formazione affamata e sempre concentrata. Anche nelle partite dove il tasso motivazionale può calare, la truppa rossoblu riesce a mettere sul rettangolo verde quell’intensità e aggressività non sempre così scontata come si potrebbe pensare.
Il ruolino di marcia parla di 8 vittorie e una sola sconfitta nelle più recenti uscite, con l’unico passo falso rimediato contro la capolista Inter ad aver lievemente inquinato un cammino praticamente perfetto. Il Bologna è una squadra vera, che continua a crescere di settimana in settimana, accompagnata dall’entusiasmo e dal sostegno incessante di una piazza che sta vivendo un sogno ad occhi aperti. A nove giornata dalla fine del campionato i rossoblu sono sempre più vicini ad un traguardo che, neanche il più ottimista dei tifosi, si sarebbe mai potuto immaginare.
I supporters del Bologna, infatti, hanno dovuto passare periodi tutt’altro che felici nell’ultimo decennio. Dalla retrocessione in Serie B fino alle difficoltà economiche dettate da proprietà e gestioni tutt’altro che affidabili, con presidenti privi della forza patrimoniale per garantire una prospettiva sicura alla società. Stagioni di grandi sofferenze, insomma, con pochissime soddisfazioni e uno sguardo rivolto al futuro più con senso di preoccupazione che con fiducia e ottimismo. C’è un aneddoto in particolare che racconta come, in dieci anni, il Bologna abbia compiuto una vera e propria ascesa. Era il 2014, infatti, quando Gianni Morandi decise di dimettersi dal ruolo di presidente onorario del club felsineo, lanciando anche un’accusa ai tifosi rossoblu.
“Vorrei solo ricordare che da quando il Bologna ha evitato il fallimento tre anni fa questa bistrattata dirigenza ha mantenuto la squadra sempre in Serie A. Nei giorni scorsi c’è stata una contestazione nei confronti del presidente Guaraldi e di tutta la dirigenza della squadra con circa duemila tifosi a gridare `Fuori dal Bologna´, coro indirizzato anche verso di me. Quando la squadra si salverà mi dimetterò dalla carica di presidente onorario. Naturalmente resterò sempre un tifoso della mia squadra del cuore”, raccontava con un post sui canali social il noto cantante di Monghidoro, dopo 4 anni da presidente onorario.
Nella stagione successiva, paradossalmente, il Bologna ha dato vita alla sua rinascita con l’avvento di Joey Saputo come presidente. L’imprenditore canadese è riuscito a dare nuova credibilità e soprattutto un sostegno duraturo alla piazza rossoblu tanto che, dieci anni più tardi, il Bologna sogna l’Europa con i suoi tifosi, tra cui proprio Gianni Morandi, sempre in prima linea sui seggiolini del Dall’Ara per godersi una stagione d’oro dopo anni di difficoltà, fatiche, critiche e delusioni.
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