L’ex centrocampista della Nazionale individua il prototipo perfetto del calciatore italiano: nome a sorpresa, non è Chiesa né Immobile
La tournée negli Stati Uniti ha messo fine alle gare amichevoli dell’Italia. Gli azzurri sono ora proiettati all’Europeo che si disputerà in Germania con Luciano Spalletti che sta già lavorando sulla rosa da convocare. C’è da finire ancora il campionato, con le ultime nove giornate, però, poi sarà competizione continentale.
Con l’Inter ormai scudettata e la corsa Champions – ma anche quella per la salvezza – a regalare ancora emozioni, tiene banco soprattutto la chance dell’Italia di disputare una buona rassegna. D’altronde gli Azzurri sono detentori del trofeo ed in tanti sono curiosi per la prima manifestazione con Spalletti in panchina dopo essere subentrato a Mancini lo scorso mese di settembre.
Sono diversi i leader su cui l’Italia potrà sicuramente fare affidamento, calciatori dalla classe e tecnica individuale in grado di poter sparigliare le carte. Un po’ come lo era Giancarlo Antognoni, ex centrocampista della Fiorentina e della Nazionale, il numero 10 per eccellenza, maglia indossata sia in Toscana che per gli Azzurri.
Intervistato dal Corriere dello Sport, l’ex centrocampista se da un lato ha ammesso come vi siano calciatori forti italiani, dall’altro “ce ne sono pochi di trequartisti che fanno la differenza“. Da qui l’ammissione di come sia difficile trovare un calciatore che abbia caratteristiche simili alle sue.
Un calcio che è cambiato rispetto a quando era lui a calcare i campi da gioco. “Oggi non gioca il singolo ma la squadra, noi avevamo libertà mentre ora sono imprigionati nel sistema” ha sottolineato Antognoni che ha svelato il prototipo dell’attuale calciatore italiano: “bravino tecnicamente e grande corsa“.
L’ex centrocampista ha ricordato anche come “vincevano da soli le gare Maradona, Baggio, Totti e Del Piero” prima di analizzare il singolare caso di Pellegrini che con De Rossi è un titolare inamovibile, mentre con Mourinho era relegato in panchina nonostante la sua capacità di risolvere le partite.
Per Antognoni, però, è un altro il prototipo numero uno del calciatore italiano: si tratta di Nicolò Barella. “Un giocatore che vorrebbe sempre ogni allenatore, è un centrocampista che corre, rincorre, fa segnare i compagni e va in gol“.
Barella che naturalmente è uno dei pilastri dell’Italia oltre che dell’Inter prossima campione d’Italia: un pupillo di Simone Inzaghi che a lui non rinuncia proprio mai.
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