Il nuovo allenatore della Lazio Igor Tudor al suo esordio ha attirato subito l’attenzione dei tifosi per un paio di particolari inediti
Igor Tudor ribalta completamente lo stile e le abitudini che si erano consolidate in due anni e mezzo di gestione Sarri. C’era grande curiosità allo stadio Olimpico per assistere all’esordio dell’allenatore croato sulla panchina della Lazio, peraltro in una sfida molto sentita come quella contro la Juventus. E i tifosi biancocelesti hanno potuto subito cogliere delle differenze sostanziali rispetto ai metodi seguiti dal tecnico di Figline Valdarno. L’ex di Verona e Olympique Marsiglia ha sorpreso subito i sostenitori laziali nel momento in cui Zaccagni e compagni sono scesi in campo per sostenere il consueto riscaldamento prepartita. Tudor ha fatto il suo ingresso sul terreno di gioco insieme ai giocatori.
L’ex centrocampista bianconero ha seguito con meticolosità l’intera fase di riscaldamento, spronando e incitando i suoi senza concedersi alcuna distrazione. Di sicuro si tratta di un cambiamento significativo nei metodi e nei modi di allenare e gestire il rapporto con la squadra.
Va sottolineato e ribadito come Tudor, che ha firmato un contratto di diciotto mesi, sia intenzionato a giocarsi questa chance nel migliore dei modi, non lasciando nulla al caso. E i cambiamenti rispetto al passato pare non coinvolgano solo ed esclusivamente la sfera prettamente tattica, ma anche i rituali prepartita e i dettagli di preparazione all’evento.
Un altro particolare che ha colpito molto sia il pubblico che gli osservatori presenti all’Olimpico è l’abbigliamento con cui Tudor è sceso in campo. Anche in questo caso è evidente la netta inversione di tendenza rispetto al recente passato: la tenuta sportiva di Sarri, la sua famigerata tuta, ha lasciato il posto a un impeccabile completo scuro in giacca e cravatta.
Tutte novità che il pubblico laziale sembra aver apprezzato. Ora però a fare realmente la differenza devono essere i risultati: gli ultimi conseguiti dalla Lazio con Maurizio Sarri non potevano soddisfare una piazza abituata negli ultimi anni a competere sempre per le prima 5/6 posizioni del campionato.
Il passato di Tudor da questo punto di vista non può non essere confortante. L’allenatore croato nelle ultime due stagioni ha prima guidato il Verona al miglior piazzamento degli ultimi anni, un eccellente nono posto a una manciata di punti dalla zona europea e subito dopo è giunto al terzo posto in Ligue 1 con l’Olympique Marsiglia, utile a conquistare l’accesso ai preliminari di Champions League.
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