L’ex portiere dell’Udinese e preparatore del Milan Luigi Turci ha parlato in diretta ai microfoni di Tv Play.
SPERIMENTARE SENZA L’OBBLIGO DEL RISULTATO – “Quello che abbiamo visto è stato semplicemente un esperimento. Giustamente mister Spalletti ha approfittato di questa tournée americana per poter provare e sperimentare sia modulo che giocatori. La ritengo una cosa molto intelligente perché secondo me era l’unica vera finestra a disposizione per poter sperimentare senza l’obbligo del risultato. Comunque queste queste partite rimangono fine a sé stesse, perciò ritengo fosse l’unico momento disponibile per poter provare anche qualcosa di diverso”.
IL MODULO CHE ESALTA MAGGIORMENTE I SINGOLI – “Dal mio punto di vista il 4-3-3 sarebbe lo schieramento che probabilmente esalterebbe in maniera più evidente le caratteristiche dei singoli, però siamo arrivati a un punto in cui che lo schieramento particolare lascia un po’ il tempo che trova, perché ormai sono tutte posizioni in estremo movimento, si tende più a colpire spazi che ad avere un vero e proprio ordine, perciò però diciamo così sulla carta è il mio modulo preferito per quanto riguarda la nostra nazionale”.
RETEGUI MI HA IMPRESSIONATO – “Vista la prestazione contro il Venezuela, ma anche quando poi è entrato l’ultimo quarto d’ora con l’Ecuador, devo essere sincero mi ha veramente impressionato. Non solo naturalmente per la vena realizzativa, ma anche per l’applicazione che ha dedicato a tutti i compagni e alla causa. Generosissimo, è andato sempre a pressare, ha fatto davvero il punto di riferimento per quanto riguarda il settore offensivo, ha giocato di sponda, ha giocato per i compagni, sembra il giocatore più adatto alle richieste di mister Spalletti per per mille motivi. Insomma Retegui è comunque un giocatore da tenere in considerazione, poi come ho detto Spalletti ha fatto una cosa intelligente, perché nella partita col Venezuela ha schierato Retegui prima punta, nella partita con l’Ecuador ha schierato Raspadori, cambiando completamente le caratteristiche dei singoli, perciò anche il modo di giocare. Retegui è sicuramente un elemento da tenere in grossa considerazione per quanto riguarda le partite future”.
RETEGUI TITOLARE – “Secondo me Spalletti aveva in testa più un falso nueve, per cui avrebbe utilizzato un Raspadori, però è chiaro che questa prestazione, perché anche il quarto d’ora finale di Retegui è stato di tutto rispetto ad ottenere un grande considerazione, lo metteranno sicuramente e giustamente in difficoltà nelle scelte. Dal mio punto in una partita imminente partirebbe con Retegui titolare”.
NON ESISTE UN PROFILO COME DONNARUMMA – “Ho avuto la fortuna di allenare Donnarumma che è uno dei top mondiali. Come ho detto in altre altre sedi in altre circostanze, indipendentemente dal fatto che possa essere considerato il miglior portiere al mondo, questo lo dirà solo il tempo. Però è chiaro che Donnarumma rimane ed è un profilo unico al mondo, questo continuo a ribadirlo. Perché è un ragazzo del ’99 e ha già un curriculum di tutto rispetto che comprende più di 250 presenze nel Milan, una delle squadre più titolate al mondo, comprende due titoli col Paris Saint-Germain, una delle squadre più forti al mondo, comprende ormai decine di presenze con la propria nazionale e stiamo parlando di nazionale italiana, che per la storia e la tradizione ha sempre avuto tra i portieri più forti al mondo. Non esiste un profilo del genere in tutto in tutto il mondo, insomma in tutto il pianeta terracqueo”.
BUFFON TOP ASSOLUTO – “Top assoluto non lo so. Buffon, faccio questo paragone non a caso, è diventato il top assoluto negli anni quando è riuscito ad avere quel carisma che va al di là del dell’aspetto tecnico. Per carisma intendo che bastava la sua presenza in campo per condizionare positivamente i propri compagni e negativamente gli avversari. Questo lo accumuli nel tempo, quando prendi consapevolezza dei tuoi mezzi, consapevolezza delle tue potenzialità, delle tue qualità, è normale che tutto questo per quanto riguarda Donnarumma è solo una questione di tempo.Se avessimo due macchine, tipo due Mustang di cui una è un 5000 e una è un 2000, Gigio è un 5000. Ha una cilindrata completamente diversa dagli altri poteri, con questo non significa che basti per poter diventare miglior portiere al mondo”.
SUPERARE BUFFON – “Le potenzialità ci sono tutte per come è partito, è un ’99, perciò ha appena compiuto 25 anni. Ha ancora una carriera davanti e probabilmente anche la miglior parte della sua carriera, perché un portiere completo non può prescindere dall’esperienza, più esperienza accumula sulle sue letture delle situazioni e più diventano rapide ed efficaci. Potenzialmente può non solo raggiungere a livello di trofei e di presenze in nazionale Buffon, ma può addirittura superarlo a livello statistico, come sempre fai il tempo sarà galantuomo e ci dirà ci dirà la verità”.
ASPETTO IL SALTO DA CARNESECCHI, VICARIO TOP PLAYER – “Mi aspetto il salto sicuramente da Carnesecchi, profilo di altissimo valore e grandissima attitudine a ruolo. Domina il ruolo stesso per via delle sue posizioni e della sua capacità di attaccare gli spazi davanti a sé. Portiere moderno e ancora con grandissimi margini di miglioramento. Per quanto riguarda far tremare la titolarità di Donnarumma se devo essere sincero in questo momento non vedo nessuno, nel senso che dipende da Donnarumma. Portieri come Vicario, per il quale io stravedo perché sta facendo benissimo al Tottenham e ha una un modo di interpretare il ruolo veramente da top player, sono sicuramente degli ottimi portieri. Però ribadisco che non vedo nessuno che possa fare tra virgolette tremare la titolarità di Donnarumma. Poi ci saranno dei momenti in cui in base anche allo stato di forma ci sarà chi performerà meglio rispetto all’altro, ma Donnarumma resta a un profilo unico al mondo”.
CONSIGLIAI SOMMER ALLA SAMPDORIA – “Quando la Sampdoria decise di cambiare Viviano mi incontrai con la proprietà e ci mi dissero di scegliere un portiere molto affidabile. Dissi che in Italia portieri molto più bravi di Viviano non è che ce ne sono tanti, bisogna andare un po’ all’estero perché alla fine altrimenti il rischio è cambiare tanto per cambiare e se volete un portiere adatto al gioco di Giampaolo, molto bravo nella gestione palla, con attitudine alle uscite nonostante non abbia un’altezza e una fisicità imponente, molto reattivo fra i pali, con esperienza eccetera allora c’è Sommer, che al tempo giocava nel Borussia Mönchengladbach. Perciò presento il suo profilo alla alla società che però mi disse sì tutto bene, ma costa troppo, il Borussia vuole 25 milioni di euro e lui ne guadagna troppi per la nostra società”.