In attesa del ritorno del campionato, i tifosi della Roma e e del Milan sono preoccupati per le sorti economiche di Cafù.
In attesa che termini la sosta per gli impegni delle varie nazionali, l’Italia di Spalletti sta vincendo in questi minuti per 1-0 contro l’Ecuador, in molti stanno aspettando il ritorno sia del campionato che delle tre competizioni europee, soprattutto i tifosi del Milan e della Roma. Queste due squadre, infatti, il prossimo 11 aprile saranno protagoniste di un derby italiano nei quarti di finale di Europa League.
Tra i grandissimi giocatori che hanno indossato le maglie di Milan e Roma bisogna inserire sicuramente Cafù. Quest’ultimo, di fatto, è stato protagonista sia dello Scudetto dei team giallorosso del 2001 che delle grandi vittorie del ‘Diavolo’ guidato da Ancelotti in Europa e in Italia. Ma, al netto della sua incredibile carriera da calciatore, l’ex terzino non sta vivendo un grandissimo momento economicamente.
Cafù costretto a vendere una super villa per ripagare tutti i suoi debiti: i dettagli
Come riportato dal quotidiano sportivo italiano ‘La Gazzetta dello Sport’, infatti, Cafù deve affrontare diversi debiti. Basti pensare che, nonostante la gran lotta dei suoi avvocati, l’ex giocatore della Roma e del Milan sarà costretto a vendere la villa di Barueri, nello stato brasiliano di San Paolo.
Il tribunale brasiliano, infatti, ha messo all’asta questa elegantissima villa per pagare i debiti del campione del Mondo con il Brasile nel 1994 e nel 2002. Cafù, di fatto, deve a banche e creditori circa 3,3 milioni di euro. L’asta per la vendita di questa super villa (2581 metri quadrati, su quattro piani, con sei suite, piscina, un campo da calcio a sette, una sala da giochi, una sala cinema, una sala trofei, saune ed ascensori), è stata fissata per il prossimo 4 aprile.
Secondo quanto scritto dal sito brasiliano ‘Uol’, l’ex giocatore non nega il debito da pagare, ma sta cercando comunque di evitare la vendita di questa villa (valutata circa 7,7 milioni di euro), visto che sostiene che questa sia la sua dimora e che, in quanto bene di famiglia, non possa essere espropriata.
Se la villa non fosse venduta al valore di 7,7 milioni di euro, sempre come riportato da ‘Uol’,la cifra si abbasserebbe a 3,7 milioni di euro (ovvero la metà). Con questo valore, di fatto, tutti i soldi incassati saranno ‘utilizzati’ per pagare i vari creditori di Cafù: dal Banco Industrial (che vanta un credito di 777 mila euro) alle varie persone che hanno fatto causa all’ex terzino.