Francesco Calzona rompe il silenzio sul discusso caso Acerbi-Juan Jesus: le sue sorprendenti parole del ritiro dello Slovacchia.
A distanza di una settimana dall’accaduto finalmente arriva la versione anche di Francesco Calzona su quanto avvenuto a San Siro tra Acerbi e Juan Jesus. Un caso nazionale, ancora aperto, che sta facendo molto discutere e dividere tifosi quanto addetti ai lavori su una vicenda in ogni caso brutta e poco edificante per il calcio italiano.
L’episodio sembrava essersi risolto in campo ma successivamente si è scatenato il finimondo. Le parole di difesa da parte del difensore dell’Inter hanno scatenato la replica diretta di quello del Napoli che invece ha pubblicamente accusato il collega di razzismo. Una presa di posizione molto forte che ha fatto scattare la macchina della Procura federale, chiamata a chiedere la questione in un senso o nell’altro.
C’è grande attesa per la sentenza definitiva che colpevolizzerà o meno l’ex Lazio, escluso comunque dalle convocazioni della Nazionale per rispondere alla sua società e ai giudici durante i vari interrogatori in cui non ha cambiato linea. Nonostante la sua presunta innocenza rimane concreta la possibilità di essere punito con 10 giornate di squalifica.
Il Napoli prosegue la preparazione all’importantissima sfida contro l’Atalanta senza il proprio allenatore. In questi giorni infatti, come i giocatori convocati dalle proprie Nazionali, Calzona sta svolgendo il proprio ruolo da ct dello Slovacchia con cui disputerà un paio di amichevoli prima di fare rientro in Italia.
Non una situazione ottimale per una squadra che, nonostante abbia fermato la capolista, deve ancora risolvere tanti problemi e soprattutto recuperare terreno in classifica se vuole avere qualche chance di raggiungere la qualificazione alla prossima Champions League (attualmente lontana nove punti).
Oltre ai temi strettamente di campo, in casa azzurra tiene inevitabilmente banco il caso tra Acerbi e Juan Jesus, commentato per la prima volta anche dal tecnico partenopeo di questa stagione. In esclusiva ai microfoni di “Sportmediaset”, direttamente da ritiro della Slovacchia, ha espresso il suo pensiero su quanto accaduto senza però sbilanciarsi più di tanto sull’argomento: “Non ho sentito il mio difensore, a fine partita l’ho visto giusto 30 secondi e gli ho fatto i complimenti. La giustizia sportiva farà il suo corso e vediamo come andrà a finire”.
Una dichiarazione molto diplomatica che probabilmente avrà lasciato un po’ delusi i tifosi del Napoli, ovviamente dalla parte del proprio giocatore come in linea teorica dovrebbe essere il suo allenatore. Quest’ultimo però, evidentemente come tutti i presenti, compresi gli “occhi” delle telecamere, non può esprimere un giudizio diretto perché non ha sentito lo scambio verbale tra i due giocatori ancora oggi un mistero.
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