I due avevano avuto un rapporto piuttosto complicato ai tempi del Marsiglia, ma la situazione attuale è cambiata: le ultime.
E’ già iniziata la nuova avventura di Igor Tudor sulla panchina della Lazio. Dopo le dimissioni di Maurizio Sarri, arrivate nel cocente post sconfitta con l’Udinese di ormai due settimane fa, la dirigenza biancoceleste ha deciso di aprire un nuovo ciclo con il tecnico croato. L’ex Marsiglia si è legato al club capitolino fino al giugno del 2025, e già dalla stagione in corso dovrà tentare di portare la Lazio almeno ad un piazzamento alla prossima Europa League, attualmente distante quattro punti, in attesa che l’Atalanta recuperi il match con la Fiorentina.
Obiettivi, dunque, molto chiari e precisi. Lotito, d’altronde, ha voluto fin da subito optare per un allenatore che potesse prendere in mano la situazione, escludendo l’ipotesi di un traghettatore fino alla fine del campionato. Troppo importante raggiungere gli obiettivi prefissati ad inizio stagione: la Lazio, infatti, non può permettersi di non partecipare alle coppe europee, anche e soprattutto per una questione di introiti economici, fondamentali per dare respiro ai bilanci, soprattutto nell’ottica di continuare a lavorare per rinforzare la squadra in vista del prossimo futuro.
Ecco perché l’arrivo di Tudor va proprio in quella direzione. Il 45enne piace molto per la sua capacità di prendere di petto le situazioni, con una gestione dello spogliatoio sempre molto oculata. Dal suo punto di vista tutti i giocatori sono uguali, non si accettano preferenze o favoritismi. Proprio per queste ragioni, nella sua recente esperienza al Marsiglia, il tecnico avrebbe avuto un confronto piuttosto acceso con diversi calciatori, tra cui Guendouzi, attuale centrocampista proprio dei biancocelesti. I due, dunque, si ritrovano dopo quell’episodio che aveva fatto parecchio discutere.
Nella conferenza stampa di presentazione che si è tenuta in data odierna, a Tudor è stato domandato proprio di affrontare il delicato tema Guendouzi, che nelle scorse settimane ha acceso i dibattiti tra i tifosi della Lazio. “Abbiamo un buon rapporto. Vuole vincere e giocare sempre, è un sanguinoso. Se ci sono 100 gare ne vuole giocare 100. Non si può fare, poi ci sono cose di campo che tutti sanno. Niente di più e niente di meno. Sono contento di ritrovarlo, ha una personalità importante e un bagaglio di esperienza, faremo bene insieme”.
Parole molto chiare che sembrano sotterrare definitivamente l’ascia di guerra. L’obiettivo numero uno, in questa fase, è procedere tutti nella stessa direzione con convinzione e ottimismo, per chiudere al meglio il campionato e cominciare a programmare un futuro in cui la Lazio sogna di tornare protagonista, con il suo nuovo condottiero come assoluto punto di riferimento.
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