Inter, Zhang trema: il piano di Oaktree è chiaro

In casa Inter Zhang gioca la partita più importante: rischia di perdere il club, il piano di Oaktree è chiaro

Uno scudetto in pugno, virtualmente già affisso sulle maglie, un finale di stagione da vivere quasi senza obiettivi. Lo strano destino dell’Inter che ha abbandonato amaramente la Champions League agli ottavi contro l’Atletico Madrid. Una eliminazione inaspettata, perché in casa nerazzurra c’era la netta percezine di poter arrivare fino in fondo alla competizione, proprio come accaduto nella scorsa stagione.

Chiudere l’anno in bellezza con il secondo titolo stagionale – dopo la Supercoppa – è l’obiettivo prima di pensare alla prossima stagione. Ci sarà da rinforzare la squadra ed in tal senso gli ingaggi di Zielinski e Taremi sono già un bel passo in avanti.

Se la squadra è impegnata sul campo e la dirigenza dietro alla scrivania per la prossima stagione, un’altra partita ben più importante la sta giocando Steven Zhang, il patron dell’Inter. Ci riferiamo naturalmente a quella relativa al futuro del club. Non è un mistero, infatti, che il presidente entro il 20 maggio deve restituire il prestito ricevuto da Oaktree.

Il fondo statunitense, che ha in pegno le azioni del club nerazzurro, non vorrebbe assumere il controllo della società ma si sta preparando a questa eventualità, anche perché al momento la proposta di Zhang non ha convinto appieno il fondo statunitense. Certo, la partita è tutta da giocare, anche perché trattandosi di un riscadenzamento anche in tempi brevi si può chiudere il tutto.

Inter, la mossa disperata di Zhang

Steven Zhang aveva messo sul piatto di fatto 100 milioni di euro, l’ammontare degli interessi accumulati finora che di fatto sono il 12% dei 275 milioni di euro ricevuti in prestito nel 2021. Una mossa, questa, volta a spostare la scadenza fino al 2026 oppure 2027 con un tasso al 16% che di fatto vuol dire altri 45 milioni di euro da versare.

Le resistenze del fondo Usa su tale situazione hanno indotto a rilanciare fino ad un tasso al 20%, con 60 milioni l’anno sul piatto. Una proposta che non ha entusiasmato Oaktree. Se da un lato Suning sperava di ricevere altro tempo non essendoci al momento compratori, dall’altro il fondo statunitense teme un abbassamento del valore della società e la conseguente difficoltà, quindi, a trovare compratori per l’Inter disposti ad investire la cifra richiesta.

Da qui la volontà da parte di Oaktree di prendersi carico della società per poi metterla sul mercato rendendola il più attraente possibile. Ciò nonostante, Zhang è convinto di come non sia chiusa la partita, sperando in un cambio di idea da parte di Oaktree. Il patron, però, deve dimostrare con i fatti come l’obiettivo di risanare il club sia partito, provando a dimezzare almeno gli 85 milioni di passivo con cui si è chiuso quello scorso.