ESCLUSIVA | Nevio Tich (lavoce.hr) su Tudor alla Lazio: “Passo avanti nella sua carriera dopo il Marsiglia. Ora i biancocelesti verranno seguiti in Croazia perché…”

Nevio Tich, giornalista de lavoce.hr, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni

La Lazio, dopo le dimissioni di Sarri, ha scelto Igor Tudor come nuovo allenatore. Il tecnico croato, che ha sottoscritto un contratto fino al 2025, guiderà la formazione biancoceleste in questa parte finale di stagione. Oltre alle restanti 9 partite di campionato, la Lazio sarà chiamata anche al doppio confronto con la Juventus nella semifinale di Coppa Italia.

Per analizzare l’approdo di Tudor sulla panchina biancoceleste, abbiamo contattato in esclusiva ai nostri microfoni Nevio Tich, giornalista croato de lavoce.hr [La Voce del popolo, quotidiano italiano dell’Istria e di Rijeka (Fiume)].

Nevio Tich a TvPlay.it: “Tudor alla Lazio ha le potenzialità per fare meglio di Sarri”

Qual è il pensiero generale che si ha in Croazia su Igor Tudor come allenatore?

“Partiamo da una premessa: la Croazia è diventata negli ultimi anni una potenza calcistica a livello di Nazionale ma nonostante ciò rimane un piccolo Paese con molti meni tesserati e squadre di Paesi come Italia, Inghilterra, Germania o Francia. Per questo motivo qualsiasi calciatore o allenatore croato che milita all’estero – specie se nei top campionati – viene visto con un occhio di riguardo. L’Italia è un Paese confinante quindi si guarda con tanto interesse alla Serie A. Per farvi capire: qui oltre a notizie su Inter, Milan e Inter si segue con attenzione anche il Torino perché c’è il croato Juric in panchina. Sono sicuro che adesso anche l’attenzione sulla Lazio di Tudor aumenterà. Tudor sicuramente è un buon allenatore, decisamente ambizioso e grande lavoratore. Il tempo dirà se potrà fare un ottimo lavoro, ma sono certo che prenderà quest’occasione nei migliori dei modi perché lui ha un carattere particolare”.

Tudor ha le potenzialità per fare meglio di Sarri sulla panchina della Lazio?

“Ha potenzialità per fare molto bene. Ha un carattere forte e sicuramente riuscirà ad imporsi nello spogliatoio. In Serie A ha guidato con ottimi risultati Udinese e Verona, inoltre è stato il vice-allenatore alla Juventus voluto da Pirlo. La Lazio sicuramente non sta attraversando un buon momento ma le potenzialità per fare bene ci sono tutte”.

E’ un passo avanti la Lazio dopo aver allenato il Marsiglia?

“Forse la Lazio è l’occasione per il definitivo salto di qualità. Udinese e Verona, con tutto il rispetto, sono club minori. Il Marsiglia è stato un passo avanti ma la Lazio per me è un ulteriore passo avanti. La Lazio è superiore come blasone e poi la Serie A è sempre la Serie A rispetto alla Ligue 1. Tudor alla Juve? Qui non se n’è parlato molto a dire la verità, ma forse per arrivare alla Juve gli serve ancora un po’ di esperienza. E’ stato sicuramente cercato dall’Udinese e dal Napoli dopo l’esonero di Mazzarri. Anche la Roma da quello che so ci aveva fatto un pensierino per il post-Mourinho”.

Ti ha stupito il “no” al Napoli da parte di Tudor?

“Mi ha sorpreso e non mi ha sorpreso nel senso che sicuramente spiazza il fatto di rifiutare la squadra campione in carica. Però al Napoli, rispetto alla scorsa stagione, sono cambiate davvero tante cose: è cambiato il clima. Forse Tudor non se l’è sentita di calarsi in una realtà non così ben definita. Evidentemente alla Lazio ha ricevuto maggiori garanzie sul presente e sul futuro”.

Al momento in Croazia Tudor viene visto come un allenatore superiore o inferiore a Juric?

“Sicuramente superiore perché ha fatto da vice alla Juventus e perché è andato comunque al Marsiglia, un club importante in Francia. Juric è stato solo al Genoa e al Torino, a quest’ultimo manca una squadra di medio-alto valore da allenare per arrivare al livello di Tudor. Nonostante questo anche Juric viene molto rispettato qui perché ha sempre fatto bene e non si può di certo chiedere al Torino di lottare per un posto in Champions o chissà che cosa”.

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