Il trequartista argentino è stato criticato per la sua tenuta fisica, con i giallorossi che stanno valutando il futuro: le ipotesi.
Francesco Totti è l’ottavo re di Roma, un’istituzione che, quando rilascia dichiarazioni sulla squadra in cui ha costruito la sua vita e la sua carriera, è innegabile che faccia sempre rumore. E’ successo anche nelle ultime ore quando l’ex capitano giallorosso ha parlato di Paulo Dybala, aprendo un tema di discussione piuttosto sottile. “Stiamo parlando di un giocatore top, ma per quanto riguarda il futuro bisogna capire cosa vuole fare la società e che obiettivi ha già dalla prossima stagione. Se fossi un dirigente, penserei bene a cosa fare con un giocatore che fa 15 partite all’anno”, ha dichiarato il Pupone.
Parole, dunque, che puntano il dito sulla tenuta fisica del fantasista argentino che, ormai da tanti anni a questa parte, è vittima di continui infortuni muscolari che ne hanno costantemente frenato il rendimento. Motivazione, inoltre, che aveva spinto anche la Juventus a liberarsi del pesante ingaggio del classe ’93, prima che firmasse proprio con la Roma. Insomma, uno spunto di riflessione tutt’altro che banale quello lanciato da Francesco Totti. La società giallorossa, in una fase di totale rinnovamento nei quadri dirigenziali, dovrà dunque valutare anche che prospettive presenti e future potrà garantire Paulo Dybala.
Numeri alla mano è innegabile sottolineare come Dybala sia un assoluto punto di riferimento della formazione capitolina. 18 reti totali nella scorsa stagione, tra campionato, Europa League e Coppa Italia; 14 in quella attuale, dove l’argentino ha già pareggiato il dato di gol segnati in Serie A (12). La prospettiva, dunque, è che la funambolica seconda punta possa eguagliare le statistiche della sua prima annata in maglia giallorossa. D’altronde con Dybala in campo è altrettanto innegabile evidenziare come la Roma sia una squadra che acquisti maggior imprevedibilità e qualità negli ultimi 25-30 metri, dimostrazione di quanto la Joya e le sue intuizioni siano fondamentali per mettere le partite in discesa.
Ci sono altri dati, però, che sollevano profondi dubbi su Dybala e sono ovviamente legati alla sua tenuta fisica. Nella passata stagione, infatti, ha saltato 21 partite (76 giorni totali per la precisione), mentre è sceso in campo in 38 occasioni. Praticamente per metà delle gare l’argentino è stato fermo ai box a causa di infortuni muscolari. Nel campionato in corso la sua media relativa ai problemi fisici è rimasta invariata. Attualmente ha saltato 14 partite, con ancora due mesi pieni da giocare, ma rispetto al 2022/23 è stato fermo per più giorni a causa dei vari infortuni (93 finora). Numeri che hanno più volte sollevato aperto riflessioni da parte della società capitolina.
Il contratto in scadenza nel 2025, inoltre, impone ragionamenti a breve termine da parte della dirigenza. Rinnovo sì o rinnovo no? Le sue qualità tecniche e il suo peso offensivo non si discutono, ma la Roma sa che per programmare in grande deve poter contare, soprattutto, su calciatori in grado di dare garanzie sul lungo termine e di poter incidere in tutto l’arco della stagione senza troppi intoppi. Insomma, una bella gatta da pelare per il nuovo direttore sportivo che sostituirà Tiago Pinto, anche se l’impressione è che questa Roma, ad oggi, non possa proprio fare a meno del mancino da sogno di Paulo Dybala.
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