DE STEFANO: “PROCURA METTE IN DUBBIO REALE PROPRIETARIO DEL MILAN E CIFRA DELLA CESSIONE SOCIETARIA . QUESTIONE STADIO RISCHIA DI RALLENTARE”

Il giornalista Tobia De Stefano ha parlato in diretta a TvPlay chiarendo le ultime vicissitudini di casa Milan.

“LA PROCURA METTE IN DUBBIO CHI SIA IL REALE PROPRIETARIO DEL MILAN” – “Il punto focale è che la procura mette in dubbio chi sia il reale proprietario del Milan. L’operazione che si è chiusa nel 2022 col passaggio da Elliott a RedBird è andata subito nel mirino delle indagini perché si è chiusa con un prestito del venditore all’acquirente di 560 milioni con una percentuale del 7% e altre opzioni. Al tempo stesso c’erano dei manager che, fino a poche ore prima, erano di Elliott: insomma una serie di coincidenze che hanno acceso qualche campanello d’allarme. Le perquisizioni si fondano su questo, ma pare che siano state trovate delle prove che testimoniano che il Milan sia ancora di Elliott, questo è l’impianto accusatorio che dovrà essere approvato”.

“POSSIBILE CHE ELLIOTT ABBIA RIPETUTO LO STESSO SCHEMA COL LILLE. QUESTIONE STADIO RISCHIA DI RALLENTARE” – “Siamo in una fase iniziale quindi qualsiasi ipotesi potrebbe essere smentita. Io ritengo che la situazione più complicata è quella europea perché la procura sta indagando che Elliott abbia ripetuto la stessa operazione anche con il Lille, ma con il fondo Merlin che ha sede a Londra ed è stato fondato nel 2020 da Barnaba. Insomma, potrebbe esserci stata una duplicazione di questo schema. Se questo dovesse essere provato potrebbe portare complicazioni al Milan. Tra l’altro pare fosse stato messo nero su bianco il fatto che ci fosse una trattativa in corso per vendere una minoranza del Milan pari al 41% al fondo arabo Pif, e se ci fosse una situazione del genere io penso che sia saltata. C’è la questione stadio in ballo, l’acquisto per 40 milioni del terreno di San Donato era fortemente voluta da Cardinale con l’intento di abbellire il Milan per renderlo più vendibile sul mercato. Quello che è successo ieri credo che andrà a rallentare anche i piani sulla questione stadio”.

“PROCURA INDAGA ANCHE SUL REALE VALORE DELLA CESSIONE DEL MILAN” – “C’è stato il caso RedBird con il Tolosa, con una scissione della proprietà e il passaggio a dei manager riconducibili a RedBird. Al di là di quelle che potrebbero essere le decisioni, fa impressione che ci sia uno schema che venga ripetuto da parte loro, cioè che il reale proprietario di una società deve nascondere di essere anche il proprietario di un’altra. Che ci fosse un’indagine della UEFA sulla reale proprietà del Lille si sapeva, con un modus operandi similare ai discorsi che si stanno facendo sul Milan. Ma non solo. Si cerca di capire se la cifra della cessione sia riconducibile al reale valore del Milan. Ricordo anche che poche settimane prima che venisse chiuso l’affare Elliott-RedBird, il Milan era dato per fatto con Investcorp: la trattativa sembrava chiusa più meno alla stessa cifra (1,5 miliardi). Su questo quindi credo che non ci siano problemi, mentre sul resto qualche dubbio ce lo dobbiamo tenere”.

 

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