Il noto giornalista Paolo Bargiggia è intervenuto in diretta ai microfoni di TvPlay.
“TIFOSI DEL MILAN PREOCCUPATI DALLE CONSEGUENZE, NON CREDO AD UN’ESCLUSIONE DALLE COPPE” – “Vicenda Milan? Io credo che quello che preoccupa i tifosi siano le ipotetiche conseguenze sul club. A loro frega niente, o quasi, di chi sia la proprietà. Prendendo spunto dalle esperienze passate io penso che potrebbero esserci preoccupazioni soprattutto per le sentenze della UEFA, più che della disciplina italiana: il Milan potrebbe cavarsela con un’ammenda, anche se mi sembra di capire che, ipotizzare una nuova esclusione dalle coppe, non sia così scontato. Dal 2022 al 2024 le due proprietà sotto lo scudo di Elliot non hanno partecipato a competizioni internazionali, anche se Furlani e Scaroni sono sempre stati ai vertici del club, quindi non credo si arrivi a una conclusione così grave, anche se finora si tratta soltanto di ipotesi”.
“QUESTIONE LEAO SBLOCCATA DAL MILAN, ANCHE SE NON E’ MAI STATO CONFERMATO” – “Quando ci fu la questione della multa che Leao avrebbe dovuto pagare nella triangolazione con Sporting e Lille, negli addetti ai lavori si era capito che la cosa fosse stata sbloccata dal Milan, anche se la società rossonera non ha mai ammesso di essere intervenuta. Leao e Maignan sono tra l’altro due operazioni di mercato fatte con il Lille. Pare che Elliott abbia prestato in passato 200 milioni al precedente proprietario dei francesi, quindi c’è questa connessione tra mercato, sanzione di Leao e lo sblocco operato dal Milan: io credi che i sospetti nascano da qui”.
“SIMEONE SI E’ MESSO IN GIOCO, A DIFFERENZA DI ALLEGRI” – “Il Cholo Simeone è l’allenatore più pagato del mondo, avrebbe potuto cullarsi sui trofei vinti in passato e invece l’anno scorso fece un’intervista in cui disse: ‘io ho capito che se continuo a giocare il calcio che ho fatto fino alla passata stagione non vado più avanti e non posso ottenere più risultati’. Si è messo in gioco e credo che ora l’Atletico sia in una fase di transizione, ovvero non è più arcigna in difesa e nemmeno tanto fluida là davanti. Simeone ha accettato per un periodo di non vincere, ma sta cambiando pelle. Allegri, ad esempio, continua a non farlo”.
“IN ITALIA C’E’ LA MENTALITA’ CHE IL GIOVANE DEVE AVERE LA TESTA BASSA E POCO ENTUSIASMO” – “Ieri vedevo il Barcellona giocare con due 2007: anche loro sbagliano le giocate ma fanno i titolari in una partita così importante. Da noi abbiamo Allegri che nel momento migliore di Yildiz l’ha messo in panchina concedendogli soltanto degli spezzoni. L’altro giorno con l’Atalanta ha tolto Iling per inserire Alex Sandro: è una follia, è un cambio da arresto. Qui c’è la vecchia mentalità che il giovane deve avere la testa bassa, ma perché? I giovani hanno un entusiasmo che deve essere sfruttato. Yildiz ha lo stesso talento dei giovani della cantera del Barcellona. Yamal? Lavora in un contesto dove è messo nelle condizioni migliori, mentre Yildiz gioca in una squadra dove il calcio di Allegri non valorizza i giocatori”.
“INTER FAVORITA, SQUADRA CAMALEONTICA E ADATTABILE AI VARI CONTESTI” – “L’Inter ha dimostrato di saper ripartire in verticale senza fronzoli, ha ampiezza, diagonali e va dentro, però sa anche difendersi come abbiamo visto nella partita col Bologna. Nel secondo tempo i nerazzurri hanno difeso in maniera ordinata. E’ una squadra camaleontica, stasera farà le cose a seconda di quello che l’Atletico gli permetterà di fare e in base ai vari momenti della partita. L’Inter è il cliente peggiore per l’Atletico, specialmente con il risultato dell’andata: non è una squadra incosciente, che sa solo attaccare. De Zerbi, che a tutti noi piace, per esempio non ha equilibrio. Per me i nerazzurri sono i favoriti stasera”.
“INZAGHI TRA I MIGLIORI IN EUROPA, E’ SEMPRE SOSTENUTO DAI SUOI CALCIATORI” – “Inzaghi gode della giusta stampa, anche se soprattutto nel nostro paese c’è la tendenza ad incensare i soliti noti come Mourinho e Allegri, quando invece ci sono allenatori che stanno facendo bene e vengono spesso massacrati. Inzaghi è tra i primi in Europa, ha un appeal particolare anche per il fatto che spesso viene coinvolto in meme divertenti. Lui, rispetto ad allenatori più celebrati, viene sostenuto molto dai suoi calciatori”.
“SARRI NON ERA PIU’ APPREZZATO DAI GIOCATORI, HA TOLTO UN PROBLEMA A LOTITO” – “Dimissioni Sarri? Chi rinuncia al posto di lavoro va apprezzato a prescindere, non tutti lo farebbero. Io avevo sentito che potesse tornare a Napoli, era una voce che girava tra gli addetti ai lavori. Io credo che Sarri fosse arrivato ad un punto di rottura, a livello emotivo è uscito il suo orgoglio e se ne è andato prima. Ha tolto un bel problema a Lotito, sia a livello economico che a livello decisionale. Un bel gruppo di giocatori della Lazio non sopportava più Sarri e credo che lui l’avesse capito già da tempo. Parliamo inoltre di un allenatore che non si è mai evoluto e il suo spartito è rimasto sempre uguale in entrambe le fasi di gioco”.
“SARRI RISCHIA DI ESSERE UN ALLENATORE SUPERATO, LA SUA LAZIO SENZA INTENSITA'” – “Sul curriculum Sarri può raccontare di aver fatto bene a Napoli ma di aver litigato con De Laurentiis; poi è andato al Chelsea dove ha vinto l’Europa League ma si sapeva che non sarebbe rimasto; è andato alla Juve dove ha vinto lo scudetto ma non è entrato nel cuore dei giocatori, anzi è stato rigettato dal mondo bianconero. Infine è stato alla Lazio dove ha avuto le stesse difficoltà. E’ un tecnico che rischia di essere superato dall’attualità, come Mourinho e Allegri. Io non sono così d’accordo che la Lazio fosse così impeccabile in fase difensiva. Quello che era evidente era la mancanza di intensità e vigore agonistico. Secondo me nella testa di molto giocatori non c’era quella voglia di dare tutto per Sarri. Dal 2018 a oggi sono 6 anni e il calcio va molto veloce: certi allenatori fanno fatica a rimettersi in gioco. Spalletti, invece, è stato sorprendente nel farlo”.
“LA JUVE PUNTERA’ TUTTO SU KOOPMEINERS: SARA’ UN UNICO GRANDE INVESTIMENTO” – “Juventus? A prescindere dal ritorno nelle coppe europee, se non verranno fatte cessioni io credo che l’orientamento della società sarà quello di permettere a Giuntoli di fare un solo acquisto importante. L’obiettivo sarà una mezzala, anche da 50-60 milioni: il primo della lista è Koopmeiners. Anche Mikel Merino non dispiace, Samardzic è stato accantonato, mentre Ferguson è una buonissima alternativa. Se Rabiot non rinnova, inoltre, ci sarà l’esigenza di prendere un’altra mezzala. Poi resta l’incognita allenatore: non ci sono certezze e verrà tutti rinviato a fine stagione”.
“BREMER IL PIU’ INCEDIBILE, CHIESA POTREBBE ESSERE SACRIFICATO” – “Vlahovic, Chiesa e Bremer? Il più incedibile è il difensore. Il serbo proveranno a rinnovarlo, mentre Chiesa potrebbe partire. Loro non mettono però in conto questo, ma nel caso punteranno a guadagnare da Soulé. L’idea della Juve non è di andare a mettere giocatori per arrivare a Koopmeiners, ma di prenderlo con offerta cash, così come le cessioni non saranno fatte con contropartite”.
“JUVE HA LA VOLONTA’ DI RITROVARE SOSTENIBILITA’, INDAGINI FAMIGLIA ELKANN RALLENTANO STRATEGIE” – “Vedo che c’è la volontà di ritrovare sostenibilità da parte della Juventus. Non ci sono riscontri che possano esserci cessioni o ingressi di nuovi partner. E’ chiaro che in questo momento, con l’indagine sull’eredità della famiglia, e con Elkann e Ferrero indagati potrebbero esserci dei rallentamenti nelle strategie societarie. E’ comprensibile che in questo momento il dossier Juve sia un po’ congelato, ed è probabile che venga rinviato tutto a fine stagione”.