Luigi Garlando, giornalista de ‘La Gazzetta dello Sport’ ha rilasciato queste dichiarazioni ai microfoni ufficiali di TvPlay.it.
“I DIFENSORI ORA ATTACCANO, INZAGHI HA DATO UN GRANDE CONTRIBUTO” – “Dopo due secoli dalla Piramide di Cambridge, che era il primo modulo del calcio (2-3-5) con i due difensori che avevano solo il compito di calciare la palla in avanti, ora li vediamo attraversare tutto il campo e andare a fare gol, come sabato al Dall’Ara. Mi è piaciuto sottolineare questo fatto perché va bene gli esterni che vanno in gol, ma il difensore bloccato non esiste più, ora tutti devono collaborare al gioco e in tutto ciò Inzaghi ha dato un grande contributo, e negli anni penso che sia evoluto tantissimo, e ora ne sta raccogliendo i frutti”.
“LE FUNZIONI DEI GIOCATORI HANNO SOSTITUITO I RUOLI” – “Tanti stanno seguendo la filosofia del calcio relazionale: lo stesso Bologna ha questo spirito dove i difensori vengono avanti per dettare lo scarico, con Freuler che indietreggia. L’impostazione dei due centrali sta facendo le fortune dei rossoblu. L’Atalanta lo fa da anni, a me piace vedere come le funzioni abbiano sostituito i ruoli, è questa la vera rivoluzione del calcio moderno. Qualche settimana fa abbiamo pubblicato un’immagine dell’Inter dove c’era la difesa schierata a centrocampo e, a sua volta, i centrocampisti davanti a Sommer: è questa la nuova corrente. Il calcio è un organismo vivo, che cambia e cresce”.
“ALLEGRI NON SI E’ EVOLUTO, E’ COME BORG CON LA RACCHETTA DI LEGNO” – “Io sono uno dei maggiori censori di Allegri. Da quando è tornato alla Juventus è esattamente com’era prima, è tornato come Borg con la racchetta di legno, invece il calcio evolve. La Juve non ha pressing, anche la Roma era così e quando è arrivato De Rossi, che è della nuova scuola, gli stessi giocatori stanno facendo un altro calcio molto più bello”.
“CONTE TORNERA’ CON PROPOSTE NUOVE, IL CALCIO E’ ARTE E NON GUERRA” – “Il calcio di Conte è codificato, invece in questi ultimi anni non si gioca più un calcio fatto di binari. Io sono convinto che lui, in questi anni, abbia studiato e che ritorni con una proposta nuova, e non più solo contropiede. Lui ha vinto pure con calciatori non eccelsi, ma oggi in mezzo al campo devi avere tanta qualità. Anche lui dovrà avere qualità in mezzo e non più la mistica del soldato, il calcio è diventata arte e non più guerra”.
“MI PIACEREBBE VEDERE UN ALLENATORE EDUCATORE DI GIOCO ALLA JUVE” – “Io lascerei Pioli al Milan, e mi piacerebbe vedere Thiago Motta alla Juve. Vorrei un educatore di gioco in bianconero, così come De Zerbi, perché la rosa che ha avuto in mano Allegri non è così scarsa come lui cerca di far capire”.
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