Zlatan Ibrahimovic è già pronto per essere decisivo in casa Milan: lo svedese ha scelto il nuovo ds dei rossoneri, è una sua vecchia conoscenza
Una stagione da chiudere nel miglior modo possibile, con la qualificazione alla prossima Champions League e magari provare a conquistare l’Europa League, obiettivo alla portata, poi sarà tempo di riflessioni a tutto tondo. Ci riferiamo naturalmente al Milan, perché le parole del patron Cardinale hanno avuto un effetto devastante.
Si aspetta di più il proprietario del club e quindi sono naturalmente tutti sotto esame. In primis l’allenatore che, nonostante le parole rassicuranti di Ibra, vede il suo futuro legato ai risultati ed al finale di stagione. Non solo il tecnico, però, è alla prova del nove.
Naturalmente a fine stagione si tireranno le somme sull’attuale rosa ma potrebbero esserci dei cambiamenti anche in seno alla dirigenza. Ibrahimovic, un vero e proprio plenipotenziario, il braccio destro operativo di Cardinale, sta già studiando come muoversi e le modifiche da apportare per irrobustire il Milan.
Ibrahimovic vuole un nuovo ds: scelto il profilo
E così lo svedese è pronto a portare a Milanello l’ex manager dei Los Angeles Galaxy, Jovan Kirovski conosciuto proprio ai tempi della sua militanza negli Stati Uniti. Ibra ha già avviato i contatti con l’ex D.t. del club californiano che diverse volte è stato già a Milano.
L’obiettivo di Ibra è chiaro: farne di Kirovski una figura di riferimento dell’area sportiva rossonera. D’altronde grande è l’esperienza sia da calciatore – Borussia Dortmund, Sporting Lisbona, Crystal Palace e Birmingham prima di chiudere la carriera nei Galaxy – e quella di manager, sebbene non ancora in Europa.
Naturalmente l’ingaggio di Kirovski ridisegnerebbe l’attuale organico dirigenziale del Milan. Al momento Moncada è il direttore tecnico mentre Antonio D’Ottavio è l’attuale ds. Kirovski darebbe un nuovo impulso all’area manager rossonera, rivedendo naturalmente diversi ruoli.
Ibra, dopo l’investitura di RedBird, ha visto la sua posizione rafforzata: lo svedese è ormai di fatto la voce ufficiale del club rossonero, della proprietà, quando Cardinale è lontano da Milano. Un’investitura da leader, un uomo con pieni poteri proprio come gli piace di più. Ha sempre dato il meglio in queste situazioni ed ora è pronto ad essere decisivo anche dietro la scrivania, come peraltro già accaduto con gli scarpini ai piedi nei campi di calcio da lui calcati.