Il ministro Andrea Abodi ha rilasciato delle dichiarazioni molto importanti sulle indagini che hanno colpito Gabriele Gravina.
Se da un lato per il calcio italiano bisogna registrare gli ottimi risultato sul campo, considerando soprattutto il primo posto nel Ranking Uefa di quest’anno (ovvero quello che potrebbe regalare una squadra in più alla prossima edizione della nuova Super Champions League), da un lato bisogna registrare le indagini sul presidente della Figc, ovvero Gabriele Gravina.
Quest’ultimo, infatti, è nel registro degli indagati della Procura di Roma per appropriazione indebita ed autoriciclaggio. Il tutto sarebbe iniziato dall’incasso di una caparra messa per una vendita, poi non andata a buon fine, di una collezione di libri antichi (di cui Gabriele Gravina è un grande collezionista). Tale somma sarebbe stata utilizzata per l’acquisizione di una casa a Milano.
Le indagini sono nate dal filone dello scandalo degli accessi abusivi ordinati dal pm Laudati e compiuti dal finanziere Striano. I legali di Gravina, tramite una nota, hanno sia evidenziato la piena fiducia nel lavoro della magistratura che il fatto che il loro assistito si ritenga una ‘’persona offesa’. Nel frattempo, proprio su questa vicenda, bisogna registrare le parole di Andrea Abodi.
Il Ministro per lo Sport e per i giovani, nel corso dell’evento ‘Sostenibilità e lealtà sportiva’ organizzata dal Salone d’onore del Coni dall’associazione Davide Astori, ha infatti parlato così del caso che riguarda Gabriele Gravina: “Tutto questo mi sta preoccupando tantissimo, ma oltre non vado. Sono abituato a parlare con cautela. I magistrati faranno la loro parte”.
Andrea Abodi ha poi continuato il suo intervento: “Bisogna avere sia prudenza che garanzia di fronte ad una vicenda del genere. Inoltre, sono totalmente contrario sia ai tribunali di popolo che ai processi fatti in pubblica piazza. Ho sentito Gabriele Gravina, anche perché dobbiamo affrontare quotidianamente dei problemi, quello che sta emergendo dalla cronaca di questo fatto è il dato inquietante”.
Sulle indagini della Procura di Roma bisogna registrare anche le parole di Fabio Viglione, ovvero uno dei due avvocati difensori (l’altro è Leo Mercurio) di Gabriele Gravina: “Abbiamo consegnato tutto. E’ stato tutto chiarito e documentato. In maniera totale fino all’ultimo centesimo. Non siamo nel campo delle interpretazioni, ma sulla semplice constatazione di fatti sia oggettivi che documentati”.
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