Il noto giornalista Paolo Bargiggia è intervenuto in diretta su TvPlay.
“RUOLINO DELLA JUVE NELLE ULTIME PARTITE E’ DA RETROCESSIONE” – “Branchini se ne sta in silenzio per mesi e poi torna a parlare così all’improvviso, questa cosa mi fa strano. Lui è uno dei più navigati nel suo ruolo e sbuca fuori per parlare di Allegri proprio nel periodo in cui si parla del futuro del tecnico, in un momento in cui il domani dell’allenatore resta un’incognita. Sono situazioni che alimentano il fuoco di una situazione curiosa e da studiare. Sullo sfondo restano anche i numeri: non possiamo celebrare un allenatore che, nelle ultime sei partite, viaggia a una media di 0.8 punti a partita, che è da retrocessione. Col Napoli ha giocato una delle migliori partite ed è stata aggressiva come atteggiamento, ma Allegri è uscito dal Maradona con qualche interrogativo in più nella testa, così come la dirigenza. Come mai questo atteggiamento non è mai stato replicato nel corso della stagione? Oppure perché sia stato inserito Nonge al posto di Miretti: cosa gli è passato per la testa per fare una scelta del genere? Così come regge la speranza di rivedere il tridente offensivo anche nel prossimo futuro”.
“ALLEGRI DIFESO DALL’ESTABLISHMENT DEI GIORNALISTI, ALLENATORE INDIFENDIBILE” – “Allegri è come Mourinho: viene difeso dall’establishment dei giornalisti sportivi, ma non poggiano su scenari calcistici, ma su rapporti di amicizia. Uno che fa il nostro mestiere dovrebbe alimentare i dubbi e la critica e non l’amicizia col personaggio. Allegri è indifendibile. Le sue parole sul fatto che essere secondi sia un grande risultato io non l’accetto, lui difende il suo lavoro ma sei sempre alla Juventus, dove alleni tanti calciatori che militano in nazionali importanti. A conti fatti il suo esonero, staff compreso, sarebbe sui 17 milioni lordi, e per un club costretto all’austerity la sua permanenza va compresa, ma adesso sta facendo un aumento di capitale da 200 milioni di euro”.
“RITORNO DI SABATINI A SALERNO MOSSA TRA NOSTALGIA E DISPERAZIONE” – “La situazione di Dia è senza dubbio mediaticamente pesante, ma vedendola da fuori la stagione di questa squadra è nata male per la mancanza di feeling tra Iervolino e Paulo Sousa. Di riflesso, infatti, il tutto si è visto coi risultati e molto spesso le pezze sono peggio del buco. Le scelte del cambio di allenatore, con il ritorno di Sabatini, sono state una mossa tra nostalgia e disperazione sulla base di quello che è successo in passato quando avevi Nicola in panchina. Mediamente la stampa considera Sabatini come colui che rende oro tutto ciò che tocca, ma questa volta ha portato giocatori bolliti. Dobbiamo abituarci al fatto che, col passare del tempo, uno possa diventare meno bravo, funziona così in tutti i mestieri”.
“IL NAPOLI INVESTIRA’ 40-50 MILIONI PER L’ATTACCANTE, DE LAURENTIIS? ECCO COSA DEVE EVITARE” – “Io credo che De Laurentiis non farà l’errore di agire di testa propria nella scelta dell’attaccante. Tutti i nomi che sono stati fatti nell’ultimo periodo come vice Osimhen sono validi, ma credo che dei 120 milioni della clausola che potrebbe incassare il Napoli, ne verranno reinvestiti circa 40-50 milioni, quindi non mi aspetto crack clamorosi. Direttore sportivo? Il Napoli ha bisogno di una figura carismatica e competente, poi è chiaro che i budget devono passare tutti dal presidente, però a mio avviso Petrachi e Massara potrebbero essere delle idee, ma non è da escludere anche un profilo giovane come Accardi. D’Amico? Conosco poco come lavora. Lui ha ereditato la scrivania da Sartori, quel che è certo è che non ha grandi esperienze di piazze importanti. Tra l’altro a Napoli l’anno prossimo andranno a scadenza anche gli ex collaboratori di Giuntoli come Micheli e Mantovani. Un direttore sportivo che stia sul campo e abbia credibilità coi giocatori penso sia essenziale. A Napoli, ad esempio, tutto ciò è venuto a mancare, oppure anche alla Lazio dove si rimpiange la presenza di Tare. Una macchina rischia di esser depotenziata se non ha riferimenti nel mezzo che possano dare continuità al lavoro”.
“INZAGHI HA DATO NUOVA VITA AI GIOCATORI, LI STA FACENDO RENDERE IN MANIERA PAZZESCA” – “Inzaghi è veramente stato bravo a dare nuova vita a giocatori come Acerbi, Darmin, De Vrij che sono tutti over 30. Non ha solo elementi di prima qualità, ma è stato in grado di portarli a quel livello. Parliamo di un club che sotto il settlement agreement ha dovuto ingegnarsi a prendere calciatori a parametro zero che il tecnico sta facendo rendere in maniera pazzesca. Sommer? E’ allenato da uno dei migliori preparatori dei portieri e ricordo quando andò via Onana cosa si diceva di questo portiere…”
“ALLEGRI ALLENATORE DA OSTERIA, CON CALZONA SI RIVEDE UN NAPOLI SPALLETTIANO” – “Paragoni allenatori-ristoranti? Allegri e Mourinho sono da osteria; Thiago Motta stellato, è l’Enrico Bartolini della panchina. Italiano e Palladino sono dei ristoranti, mentre De Rossi mi piace tanto per l’equilibrio, l’approccio, per come gioca la squadra e per come ha rivitalizzato i calciatori. Calzona ha sempre fatto il tattico degli altri allenatori, con la Slovacchia ha fatto bene in prima persona e al Napoli sta facendo benino. Domenica si è rivisto il vecchio Lobotka, o i movimenti di Di Lorenzo a buttarsi dentro e a spingere, oppure la voglia che ha di giocare Kvara: non era tutto scontato, anzi, si è rivisto qualcosa di Spalletti”.