Rafa Leao ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera: l’esterno lusitano ha svelato anche il suo futuro
Il calciatore più rappresentativo del Milan, quello più talentuoso tanto che molte big d’Europa hanno posato gli occhi su di lui. Ci riferiamo naturalmente a Rafa Leao, il numero 10 del Milan, il calciatore in grado di cambiare le sorti dell’incontro con una semplice azione.
Grandi ambizioni per l’esterno offensivo sinistro, come ha rivelato in un’intervista al Corriere della Sera. “Per crescere devo vincere Europa League o Champions, cose importanti ed al Milan è un dovere per lasciare il nome impresso nella storia“. Idee chiarissime, insomma, per Leao che ama la moda ma anche la musica, al momento solo un hobby da coltivare.
E Leao ha già le idee chiare per quanto riguarda il futuro, quando avrà appeso gli scarpini al chiodo. “Non resterò nel mondo del calcio, mi voglio dedicare ad altro e la moda può essere per il mio futuro una possibilità” ha ammesso. Star dei social, mette tutti in guardia. “Sono pericolosi, troppe cattiverie e troppo odio, non è un mondo positivo e non mi piacciono” la sua ammissione.
Leao, dal razzismo al futuro fino alla numero 10
Il tema razzismo è di stretta attualità, purtroppo, al giorno d’oggi. “Spesso manca l’educazione a scuola ed in famiglia” ha sottolinato, “è ovunque il razzismo e noi calciatori con la popolarità che abbiamo dobbiamo dare un segnale. A Udine abbiamo fatto bene ad uscire dal campo dopo quanto accaduto a Maignan” ha poi aggiunto.
Leao si espone anche sul suo futuro. “Sono al Milan, ho un contratto di quattro anni e resto qui. Voglio vincere, è qui la mia testa” ha rivelato, ammettendo come il club l’abbia aiutato in un momento difficile. Parole e musica per le orecchie dei tifosi rossoneri che hanno nel lusitano un idolo indiscusso.
“Ibrahimovic ha fatto alzare il mio livello” ha sostenuto, spiegando come lo svedese l’abbia aiutato sia in campo che fuori, a livello personale. “Sono cattolico e molto credente” ha sostenuto come i soldi siano importanti ma “non la prima cosa“. Ha raccontato di aver acquistato una casa ai suoi genitori con i primi guadagni, mentre sui gol è stato chiaro.
“Mi piacciono quelli belli – ha sentenziato – vorrei farne di più ma sono completo, faccio assist e giocate. Il calcio è gioia e magia, non statistiche, la gente si deve divertire, so per la bellezza come nell’amore e nella moda“. Se Pioli gli ripete che è sempre l’ultimo – ma ammette di esserlo – svela come sia buono il rapporto sia con Cardinale che con Furlani.
“Le critiche mi caricano” ha spiegato sostenendo come l’obiettivo sia arrivare in finale di Europa League. E sulla maglia numero 10, nessun dubbio: “Non è un peso, mi dà più forza perché è il calcio“.