Il punto di vista dell’ex arbitro e caporedattore di calciomercato.it Maurizio Russo riguardo ai discussi casi arbitrali di Lazio-Milan.
Il primo POV del week-end è legato alle grandi polemiche generate dalla direzione arbitrale di Lazio-Milan dove ci sono stati tantissimi episodi da moviola molto discussi. Per ripercorrere cosa è successo, entrando nel dettaglio delle specifiche situazioni, abbiamo interpellato Maurizio Russo, che oltre ad essere il caporedattore di calciomercato.it è, come tutti sanno, anche un ex arbitro.
Il caso più emblematico è sicuramente l’espulsione di Pellegrini che ha mandato su tutte le furie i biancocelesti e anche indirizzato il risultato della partita, vinta di misura dai rossoneri in 11 contro 8. Nel secondo tempo infatti Di Bello ha espulso anche anche Marusic e Guendouzi lasciando la squadra di Sarri in tripla inferiorità numerica negli ultimi minuti.
Una serie di decisioni molto contestate come quella del rigore reclamato nel primo tempo per un contatto in area tra Maignan e Castellanos non giudicato falloso dal direttore di gara che non è nemmeno stato richiamato al VAR. Insomma un vero e proprio caos all’Olimpico su cui abbiamo cercato di fare un po’ di chiarezza prima delle conclusioni finali domani sera nel classico appuntamento a “Open Var”.
L’ASSIOMA ARBITRALE – “Quando un direttore di gara perde di mano un incontro, poi non riesce più a riprenderlo. È un assioma arbitrale ben noto ai fischietti di qualsiasi categoria. Ed è quanto accaduto ieri sera a Di Bello in Lazio-Milan dopo la prima espulsione, quella di Pellegrini”.
IL ROSSO A PELLEGRINI – “Un episodio sul quale la squadra arbitrale ha sbagliato di grosso. L’arbitro centrale, seguendo il pallone, non ha potuto vedere il contatto falloso di Bennacer su Castellanos, ma prima del successivo fallo da seconda ammonizione di Pellegrini si gira e vede l’attaccante laziale a terra con le mani sul volto e lì doveva interrompere il gioco. Assolto il primo assistente che bada a controllare l’eventuale fuorigioco, non si può dire lo stesso del quarto ufficiale che avrebbe dovuto richiamare l’attenzione di Di Bello”.
LE ALTRE ESPULSIONI – “Poco da eccepire sull’espulsione di Marusic, che evidentemente ha detto qualcosa di grave all’arbitro, meno netta quella di Guendouzi: la sua reazione può essere giudicata violenta e quindi da rosso, ma anche solo di frustrazione e quindi da giallo”.
IL RIGORE SU CASTELLANOS – “C’è grande curiosità, infine, sulla interpretazione che daranno i vertici arbitrali sul contatto in area tra Maignan e Castellanos: a favore della tesi del rigore c’è il fatto che il pallone è in gioco e che è il portiere rossonero ad andare addosso all’avversario e non viceversa. Ma d’altro canto il contatto avviene dopo che lo stesso Maignan ha giocato il pallone e lo stesso era nel frattempo in possesso di Gabbia e quindi fuori dalla disponibilità del biancoceleste”.
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