Napoli-Juventus non è mai una gara normale: dalla punizione di Diego Maradona alla stretta di mano di Luciano Spalletti
Il big match più atteso della giornata anche per l’accesa rivalità tra i due club. Napoli-Juventus non è mai una gara qualsiasi ed anche quest’anno non sarà da meno. Si prospetta un Maradona tutto esaurito perché nella città partenopea nessuno vuole perdersi la gara contro i bianconeri.
Si ritorna peraltro al Maradona quasi 14 mesi dopo l’ultima volta, quella notte che difficilmente dimenticheranno nella vita i tifosi azzurri. Un sonante 5-1 per la squadra che poi si sarebbe laureata Campione d’Italia, un qualcosa di molto simile al massacro sportivo nei confronti di una formazione che, sulla scia di otto risultati utili consecutivi, sperava nella rimonta scudetto.
Doppietta di Osimhen, gol di Kvaratskhelia, Rrahmani ed Elmas (Di Maria per i bianconeri) in una notte che sarà ricordata anche per la stretta di mano più lunga della storia tra i due tecnici. Allegri, evidentemente furibondo per la sconfitta, aveva preso la direzione dei tunnel senza salutare il collega, com’è consuetudine. E Spalletti, con la mano tesa, l’ha rincorso fino alla stretta di mano poi avvenuta.
Napoli-Juventus è anche la sfida degli ex, e nel 2017, il 5 aprile per la precisione, tutti non dimencano l’esultanza di Higuain con indosso la maglia bianconera. “Es de este la culpa” (la colpa è sua), con un destinatario ben preciso: Aurelio De Laurentiis. Il patron l’aveva venduto alla Juve per l’importo della clausola rescissoria, circa 93 milioni di euro, e l’attaccante, fischiato ed insultato fin dal riscaldamento, aveva detto la sua verità attraverso quel gesto.
E quando si parla di Napoli-Juventus non si può non citare la punizione di Diego Armando Maradona. Era il 3 novembre del 1985, e, con una barriera tutt’altro che a distanza dai 9 metri come da regolamento, Diego con una parabola a sfidare ogni tipo di legge fisica beffò Tacconi mandando in visibilio tutti i tifosi.
Tra le varie curiosità che avevano ed hanno Napoli e Juventus, impossibile non citare quella dell’attuale Diego Armando Maradona. Fu proprio un Napoli-Juventus del 6 dicembre 1959 ad inaugurare l’allora Stadio San Paolo di Napoli, l’attuale casa degli azzurri. Nell’occasione i partenopei si imposero con il punteggio di 2-1.
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