Zlatan Ibrahimovic plenipotenziario al Milan: il suo ex allenatore Capello rivela il suo nuovo ruolo in rossonero
L’investitura è di quelle autorevoli, perché arriva direttamente da Gerry Cardinale in persona, il ondatore di RedBird e quindi proprietario del Milan. Zlatan Ibrahimovic avrà pieni poteri o quasi, sarà il braccio destro operativo del patron e sarà incaricato di prendere tutte le decisioni, anche quelle più “scomode”.
Investitura da leader per lo svedese, quasi il pane quotidiano per l’ex centravanti, da sempre uomo carismatico e leader riconosciuto negli spogliatoi in cui ha albergato (e non sono pochi). Fabio Capello, il suo primo allenatore in Italia, ai tempi della Juventus e degli scudetti revocati per Calciopoli, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha analizzato proprio questa nuova fase della carriera di Zlatan.
“La sua voce ora conterà in tutte le aree e sarà grande la responsabilità. Si occuperà di tutto e dovrà prendere decisioni difficili“, ha spiegato l’ex allenatore sottolineando come dovrà valutare gli uomini con cui collaborerà ed eventualmente sceglierne altri se non contento.
“Zlatan dovrà fare esperinza in fretta, avrà potere su tutte le decisioni importanti ma è un ragazzo intelligente” ha poi aggiunto l’ex tecnico sostenendo come se da un lato sarà felice ed orgoglioso dell’incarico, dall’altro lavorerà per imparare il più in fretta possibile il nuovo ruolo.
Ibrahimovic plenipotenziario al Milan: il rapporto con i calciatori
Ibrahimovic leader e plenipotenziario ma rispettando i ruoli. “Non si permetterebbe mai di parlare al posto dell’allenatore, sa come comportarsi, è un ragazzo intelligente e gestirà il potere che ha, anche perché in caso contrario equivarrebbe a delegittimare il tecnico ed i calciatori della rosa se ne accorgerebbero” ha aggiunto Capello.
E l’ex allenatore ha anche sottolineato come Pioli sia cosciente come, nel mondo del calcio, sono i risultati l’unico dato a cui si fa fede. “Zlatan già da tempo è al seguito della squadra e non metterà in secondo piano i calciatori, lo sabene. Di lui, dopo la sorta di incoronazione da parte di Cardinale, cambierà la percezione delle figure di altre aree del club che dovranno relazionarsi“.
Un plenipotenziario, dicevamo, che “potrà e dovrà decidere di tutto“. Agirà di conseguenza anche per quanto riguarda il nuovo tecnico, ha poi sottolineato l’ex allenatore, che ha evidenziato come farà tutto, a 360° in termini di Milan. La chiosa finale è sul dubbio che attanaglia il tecnico. “Ho un dubbio soltanto, se riuscirà ad essere diplomatico anche nei rapporti privati, non solo in pubblico“.