L’ex preparatore dei portiere del Milan Luigi Turci è intervenuto in diretta su TvPlay
“MAIGNAN E’ INVOLUTO” – “Maignan non ha lo stesso rendimento degli anni precedenti in cui oltre ad esser stato una sorpresa assoluta ha dimostrato una personalità e un dominio del ruolo che di rado ho visto nella mia carriera. Il rendimento è calato vertiginosamente, i numeri sono abbastanza impietosi. Un’assuefazione all’ambiente va tenuta in considerazione, le motivazioni possono calare e poi dal punto di vista tecnico lo vedo più sporco rispetto agli anni precedenti. E poi alcune circostanze lo stanno defocalizzando dalle sue prestazioni. A Udine il suo rendimento è stato condizionato da quello che è successo: purtroppo una cosa del genere rischia di portarti fuori dal focus, invece di concentrarti su te stesso sei focalizzato su fattori esterni“.
“OKOYE MI INCURIOSISCE” – “Nell’Udinese Silvestri ha reso al di sotto delle sue potenzialità, spesso è stato una minus valenza per i bianconeri. Mi ha colpito il suo atteggiamento troppo passivo nella partita stessa. L’avvicendamento con Okoye lo considero corretto per una questione di meritocrazia. Silvestri si è mangiato il credito accumulato l’anno scorso. Cioffi dopo il gol subito da Ilici ha deciso di sostituirlo con Okoye. Ha grandissime potenzialità atletiche ma lo stiamo valutando tutti sul piano tecnico“.
“MERET UNO DEI MIGLIORI” – “Caprile sarà da Napoli, è un giovane di grandissime potenzialità, grande personalità e può solo migliorare dal punto di vista tecnico. A Bari ha fatto benissimo in Serie B, ad Empoli è rientrato dopo l’infortunio e ora il suo apporto è determinante. Meret è di tutto rispetto anche per il curriculum, per i suoi gettoni nel Napoli e in nazionale. Dal punto di vista tecnico Meret è uno dei più puliti, deve migliorare nel manifestare la sua personalità e poi deve avere più convinzione nel contatto fisico. Gollini dà un impatto emotivo importante sul piano della personalità“.
“DONNARUMMA DI UN’ALTRA CATEGORIA” – “Agli europei porterei Meret perché vanta un’esperienza internazionale che Carnesecchi e Provedel ancora non ce l’hanno. Vicario è un extraterrestre. Donnarumma potrebbe perdere il posto agli Europei? Lui ha una cilindrata superiore a tutti, ha un motore diverso, è un profilo unico al mondo È campione d’Europa, ha un’esperienza che nessuno può vantare alla sua stessa età. È chiaro che questo talento va curato, al PSG ha fatto un salto enorme sul piano della convinzione giocando con tutti quei campioni. Ha fatto un numero normale di errori né più né meno come tanti portieri a cui non viene rivolta la gogna mediatica che viene rivolta a lui. Io da Gigio ho sempre preteso il massimo. Le parole di Spalletti sono un monito. Al PSG si respira una tensione diversa tra campionato e Champions, in Italia invece questa tensione è la stessa. A Parigi si dà per scontato che il PSG vinca il campionato e quindi questa grande atmosfera non c’è. Non è come accendere e spegnere una lampadina, bisogna costruirsi una mentalità. Che possa diventare migliore di Buffon lo dirà il tempo, ma stiamo parlando di uno ben oltre la media“.
“DESPLANCHES TOP TRA I GIOVANI” – “In Italia il portiere che abbraccerei è Di Gregorio del Monza: lo trovo eccezionale per coraggio, attacco agli spazi, propositività. Lo seguo da tanto, ha tenuto un rendimento di altissimo livello. I giovani? Dico Desplanches della nostra Under 21, è un profilo tutto da seguire“.
“I PORTIERI PIU’ FORTI DI SEMPRE QUANDO GIOCAVO IO” – “Ognuno di noi è figlio del proprio tempo: quando giocavo io la Serie A era farcita di grandissimi9 portieri: per giocare in nazionale non bastava avere un grande rendimento, ma bisognava giocare in una grande squadra. Ho debuttato in A a 23 anni e insieme a Peruzzi e Taibi ero il più giovane esordiente in A. Ho giocato contro Zenga, Tacconi, Galli: portieri che hanno fatto la storia del nostro calcio. Poi Pagliuca, Marchegiani, Bucci, Buffon, Toldo: anche le squadre provinciali avevano grandi portieri. Come ad esempio Taglialatela a Napoli, uno dei più grandi para rigori di sempre. In quegli anni tutte le squadre avevano grandi numeri uno“.
“HO SFIORATO INTER E MANCHESTER UNITED” – “Io all’Inter? Andai a cena da Pellegrini, nel momento in cui entrai a casa sua la moglie e la figlia uscirono. Forse quello era un segno del destino. Nel 1999-2000 il Manchester United fece un’offerta all’Udinese per prendermi, ma purtroppo l’Udinese aveva già presentato la lista UEFA e al mio posto Ferguson prese Taibi. Lo United cercava un portiere italiano: il primo ad essere contattato fu Buffon, ma lui rifiutò. Il secondo fui io, ma i tempi non combaciarono. Ancora oggi rimpiango quel mancato trasferimento, ho una copia del fax sul mio telefono“.