Roma-Torino, c’è un caso di spionaggio? Cos’è successo a Trigoria. Vigilia movimentata quella del match tra giallorossi e granata
La Roma si rituffa sul campionato dopo la sofferta e palpitante qualificazione agli ottavi di Europa League ottenuta ai calci di rigore nella doppia sfida contro il Feyenoord. I giallorossi capitolini se la vedranno questo pomeriggio contro il Torino, reduce dalla pesante sconfitta interna contro la Lazio nel recupero della 21/a giornata che non si disputò a gennaio a causa delle Final Four della Supercoppa Italiana. Nel corso della conferenza stampa di presentazione della gara l’allenatore romanista, l’ex centrocampista e capitano Daniele De Rossi, ha messo in guardia i suoi sulle inevitabili insidie che un match del genere può nascondere. I granata di Juric contro la squadra di Sarri hanno comunque disputato un’eccellente prima parte di gara sfiorando a più riprese il gol del vantaggio.
“Conosco bene Ivan Juric, è uno dei primi allenatori che ho incontrato durante il mio percorso formativo. È un grande allenatore e le sue squadre hanno una precisa identità. Il Torino per tante ragioni è la squadra peggiore da affrontare dopo aver giocato 120 minuti in Europa League“.
Questo il giudizio più che lusinghiero espresso da De Rossi nei confronti del tecnico granata nel corso della conferenza stampa di presentazione del match andata in scena ieri mattina nel centro sportivo di Trigoria. Nel corso del pomeriggio poi la Roma agli ordini del suo nuovo allenatore è scesa in campo per svolgere la classica seduta di rifinitura,
Ed è proprio durante l’allenamento che è emerso un vero e proprio caso di spionaggio. Come già accaduto un anno fa, ad aprile del 2023, un collaboratore inviato da Juric si è nascosto tra gli alberi che circondano il centro sportivo di Trigoria con il compito di osservare l’allenamento dei giallorossi carpendone il maggior numero di in formazioni possibili.
Michele Orecchio, questo il nome della spia granata, è stato però individuato e allontanato dalla Polizia che pattuglia quotidianamente il centro “Fulvio Bernardini”. Il collaboratore granata, inoltre, era provvisto di dispositivi di alta tecnologia utili per riferire a Juric i lavori sul campo di De Rossi e della squadra.
Come accennato in precedenza Orecchio già dodici mesi fa aveva tentato, anche allora senza successo, di spiare da vicino gli allenamenti dei giallorossi, all’epoca allenati ovviamente da José Mourinho. Il tecnico portoghese, avvertendo la sua presenza, aveva rinunciato a svolgere alcune prove tattiche.
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