In Serie A girandola di panchine: come possono cambiare le big, dalla Juve al Milan fino a Napoli e Roma. Possibile maxi rivoluzione
Da sliding doors a sliding benches il passo è breve. La Serie A è entrata ormai nella parte finale della stagione, con la Primavera alle porte. Sono 12 le giornate – esclusa quella in corso – al termine del campionato, con tutto ancora in gioco, eccezion fatta per lo scudetto che sembra sempre più cucito sulle maglie dell’Inter.
Le dirigenze dei club, però, già lavorano in vista della prossima stagione, a programmare il futuro ed a pianificare strategie che naturalmente coinvolgono il mercato ed il rafforzamento delle rose. Il nodo principale per quasi tutte le formazioni è però legato alla panchina.
In un campionato mangiallenatori le prime 13 formazioni del campionato hanno un grande punto interrogativo immaginario posizionato alla voce allenatore. Tra quattro mesi scadrà il contratto di Thiago Motta, Italiano, palladino, Juric, De Rossi e Calzona, questi ultini due traghettatori, almeno nelle idee iniziali, al pari di Nicola ad Empoli.
La stagione successiva, invece, sarà la volta di Simone Inzaghi, Pioli, Sarri ed Allegri ma anche Gilardino e Gasperini. Un vero e proprio via vai, insomma, che nemmeno nell’aeroporto JFK di New York fronte arrivi/partenze.
Panchine girevoli: cambiano le big
Simone Inzaghi sembra essere quello più certo della riconferma; al momento non vi sono stati contatti per il prolungamento ma la dirigenza nerazzurra è soddisfatta del lavoro del tecnico. Ciò nonostante le qualità dell’allenatore non sono passate inosservate anche all’estero e tutto potrebbe cambiare.
A Milano, lato rossonero, nebbia fitta – tanto per restare in tema riguardo alla città – sul futuro di Pioli. Al momento sembra che si vada verso l’addio a fine stagione ma è tutto da definire, con Ibrahimovic che certamente dirà la sua in merito. L’addio a fine stagione sembra invece sicuro per Max Allegri: al suo posto c’è sempre Thiago Motta tra i preferiti di Giuntoli ma resiste anche l’opzione Conte, da non sottovalutare nel modo più assoluto.
A Torino c’è Juric che invece ha già detto addio in caso di mancata qualificazione all’Europa. Italiano, Thiago Motta e Palladino, invece, tengono in ansia Fiorentina, Bologna e Monza. I tre sono nel mirino di diversi club, Napoli in primis ma per l’attuale tecnico dei felsinei resistono anche le opzioni relative a Milan e Juve, finanche Barcellona. Anche se a Bologna sognano ancora che possa restare in rossoblu, dopo la splendida cavalcata di questa annata.
A Roma De Rossi si sta giocando – e bene – le sue carte per una possibile riconferma mentre a Napoli Calzona da giugno tornerà ad essere unicamente CT della Slovacchia. Ma in caso di Champions, tutto potrebbe cambiare. Di certo il sogno di ADL è Conte, ma anche Pioli e Italiano. Gasperini sembra quello più vicino alla riconferma, ma la girandola di panchine potrebbe anche portargli un incarico più importante, proprio come a Gilardino.