Per il nuovo appuntamento con la rubrica POV ecco il punto di vista di Paolo Bargiggia sui match di Inter e Napoli in Champions League.
NON PIÙ IL VECCHIO ATLETICO DI UNA VOLTA – “Inter-Atletico Madrid penso che sia un ottavo di finale piuttosto equilibrato, ma con un leggero vantaggio dell’Inter. Perché l’Atletico Madrid non è più alla squadra cattiva, feroce, con un calcio se vogliamo “vecchio” e arcigno, che gli ha consentito di fare due finali di Champions perdendole misure di misura con rose decisamente inferiori per esempio al Real Madrid e di fare comunque bene In Europa”.
SIMEONE STUDIA INZAGHI – “Diego Simeone è un allenatore intelligente. Ha dichiarato già l’anno scorso che quel calcio non paga più e quindi stanno studiando e facendo un calcio di transizione. È passato dalla difesa a quattro al 3-5-2, generalmente 3-4-1-2. Diciamo che sta facendo provando a fare un tipo di calcio simile a quello di Simone Inzaghi”.
LA FORZA DEGLI AUTOMATISMI – “I valori si possono in qualche modo mettere sullo stesso piano però a favore dell’Inter dobbiamo considerare la grande consapevolezza di sé e soprattutto degli automatismi di gioco questo tipo di gioco che Simeone sta ancora apprendendo. Quindi penso che l’Inter sia leggermente favorita, poi è chiaro che gli episodi potrebbero far cambiare questi pronostici della vigilia”.
INERZIA PER IL BARCA – “Per Napoli-Barcellona chiaramente il pronostico è più sbilanciato in favore del Barcellona ed è anche più difficile fare un pronostico. È chiaro che l’inerzia è questa, non tanto per il valore del Barcellona in questa stagione, che comunque è una squadra costruita non con grande precisione anche per i problemi economici”.
XAVI OUT – “Sapendo che Xavi non sarà più l’allenatore della prossima stagione ci sono delle dinamiche che di solito non rafforzano tanto l’espressione del gruppo, è ovvio che d’altro canto se noi pensiamo al Napoli di questa stagione, anche all’ultimo Napoli di Mazzarri è nettamente sfavorito”.
SPERANZA NAPOLI – “Però secondo me c’è una chiave di lettura che potrebbe avvicinare il Napoli a giocarsela, se non alla pari leggermente sotto: l’entusiasmo per l’arrivo del nuovo allenatore. Non c’è stata la scossa con Mazzarri, ma potrebbe esserci con Calzona”.
OSI-KVARA – “Il rientro di Osimhen, se ha voglia di lasciare un segno su questa ultima sua stagione a Napoli. Lui e Kvaratskhelia fanno la differenza, lo scorso anno è chiaro che giocavano in meccanismi che per loro erano eccezionali anche adesso c’è poco tempo per metterli in pratica con un nuovo allenatore, però diciamo che ci potrebbe essere un rigurgito di calcio spallettiano nella memoria e quindi il Napoli potrebbe non essere la vittima sacrificale come in teoria e sulla carta indubbiamente è, anche contro un Barcellona che ha dei limiti evidenti”.
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