Litigio con Ibrahimovic, la confessione che lascia tutti a bocca aperta: ecco svelato il retroscena con il dirigente rossonero
Non è mai una gara normale per Adriano Galliani la sfida tra il Monza ed il Milan. Il passato ed il presente per l’attuale dirigente, quarant’anni di vita e carriera. Ed ora un nuovo capitolo della sfida che divide in due il suo cuore, per una prima volta assoluta, quella contro Zlatan Ibrahimovic nelle vesti di dirigente.
L’uomo diventato simbolo del Milan, uno dei calciatori a cui è più legato Galliani che in un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha voluto sottolineare le qualità dello svedese. “Zlatan è leale, onesto e sempre disponibile, un uomo che più generoso non si può” ha sottolineato il dirigente brianzolo che ha voluto proprio focalizzarsi su questo aspetto, tralasciando sia cos’è stato da calciatore che attualmente da dirigente.
“Penso alla sua umanità, è una bella persona. Faceva visita a Raiola in ospedale ogni giorno, se gli chiedo un video di saluti per un tifoso in difficoltà me lo invia subito” ha evidenziato.
Galliani, il rapporto con Ibra ed i due grandi rimpianti
Galliani ha poi svelato anche un piccolo retroscena, riguardo il suo arrivo a Milano. Zlatan era di fatto virtualmente rossonero nell’estate del 2006, poi arrivò Calciopoli. La retrocessione del club commutata in 30 punti di penalizzazione ma nel frattempo l’Inter aveva messo la freccia e Moratti lo portò in nerazzurro.
“Il mio grande rimpianto” il commento di Galliani che portò a Milano lo svedese nel 2010. “Zlatan va al Barcellona nel 2009 e mai avrei immaginato che dopo un anno volesse andarsene. Il merito fu di Raiola. Andai a casa di Ibra finché non salii insieme a lui ed alla sua famiglia sull’aereo di Berlusconi alla volta di Milano“.
Due anni con la vittoria dello scudetto, poi i rapporti incrinati tra i due. “Per due anni non mi parlò, si interruppero i rapporti. Pensava lo avessi tradito, lui voleva restare al Milan ed io gli dissi che sarebbe rimasto. Poi non permisero altro le circostanze e fu ceduto. Fu il mio secondo grande rimpianto“.
Un rapporto poi ricucito perché “Ibra è leale, oggi ci messaggiamo e staremo insieme a cena prima della gara con il patron Scaroni“. Zlatan aveva un rapporto stretto anche con Berlusconi ha poi svelato Galliani che ha ammesso come abbia tentato di portarlo al Monza invano perché “è stato più forte il suo amore per il Milan“.