In casa Milan si espone Gerry Cardinale: il fondatore di RedBird svela la sua decisione su Stefano Pioli e sulla cessione del club
La vittoria contro il Rennes con tanto di qualificazione ipotecata, il -1 dalla Juve seconda in campionato. Il Milan si è decisamente rilanciato dopo aver vissuto settimane complesse, in cui sembrava in bilico la panchina di Stefano Pioli. Ora in casa rossonera si guarda al futuro con maggiore serenità, anche perché è in ghiaccio la qualificazione alla prossima edizione della Champions League, quella con il nuovo format.
E Gerry Cardinale, che ha vouto dare fiducia a Pioli anche nei momenti più complessi, si gode il momento. Al Corriere della Sera ha spiegato come nonostante sia impegnato con RedBird in Medio Oriente e soprattutto smentito ogni tipo di voce inerente alla cessione del club.
“Sono al Milan per restare a lungo e sono completamente false le voci che parlano di una cessione. Ho da fare un lavoro, non mi fermerò prima di aver portato in cima alla Serie A ed all’Europa il Milan” ha sottolineato.
Cardinale, la frecciata sugli stadi e la “conferma” di Pioli
Il patron Cardinale non si è sottratto nemmeno quando ha lanciato frecciate. “Sono un esperto di corporate finance, è possibile essere in disaccordo ma non si possono inventare le mie strategie. Sarebbe bene stimolare le discussioni su quanto siano importanti gli stadi moderni per i club oppure a come riportare al top la Serie A“.
E proprio sul tema stadi, il Milan sta compiendo enormi passi in avanti con il progetto del nuovo impianto a San Donato Milanese, comune alle porte della città. “Sono contento dei progressi compiuti che in 18 mesi sono tanti visto che arriviamo a costruire il primo impianto da 70mila posti nuovo dal 2011“.
E Cardinale ha chiarito anche la questione San Siro, nonostante il sindaco Sala sia in fermento ed al lavoro per trovare una soluzione. “Non credo che a questo punto lo riconsideriamo ma meritano attenzione tutte le opzioni“.
Il fondatore di RedBird ha anche sottolineato la situazione relativa a Pioli. “Non essere contento della stagione non vuol dire esonerare il tecnico” ha spiegato, riferendosi al malcontento espresso qualche settimana fa, nel momento più buio dei rossoneri.
“Sarò contento quando alzeremo al cielo la Champions League. Il campionato è lungo, può accadere di tutto, Pioli, con una squadra rinnovata sta compiendo un buon lavoro e non cedo alla tentazione di licenziare qualcuno per cambiare“. Cardinale, però, evidenzia anche ciò che non va e fa anche autocritica. “Si deve migliorare in tante cose, a partire dagli infortuni. Si deve fare un lavoro migliore ed io sarò per molto tempo qui“.