La conduttrice di Tv Play Sofia Oranges ci ha fotografato il momento delle romane, dal successo della Lazio alle prospettive della Roma.
EREDITÀ PESANTE – “Stasera la sfida in Europa League tra Feyenoord e Roma segna l’esordio da allenatore in campo internazionale di Daniele De Rossi, con un’eredità sulle spalle tutt’altro che leggera.
Indimenticabili gli ultimi due anni e mezzo, durante i quali i giallorossi non sono mai stati eliminati in Europa, conquistando una Conference League e una finale di Europa League, persa con il Siviglia, non senza polemiche, con lo Special One al timone della nave giallorossa”.
DE ROSSI NON PUÒ SBAGLIARE – “Ma ora il vento è cambiato, c’è un altro comandante a tenere le redini della sua Roma e questa di stasera, per Daniele, sarà una vera e propria battaglia, con un solo risultato possibile: il passaggio del turno”.
DIFFERENZA TRA DDR E MOU – “Dal punto di vista tattico c’è una differenza sostanziale tra la Roma di De Rossi e quella di Mourinho, sia in fase difensiva, sia in fase offensiva. La Roma di Daniele sviluppa la fase difensiva attaccando in avanti, facendo più pressione e più attenzione alle marcature, più lavoro tattico invidiale sui concetti di non possesso palla, mentre quella di Mou attendeva l’avversario, si difendeva a 5 e si affidava alle verticalizzazioni su Lukaku”.
DUBBIO SULLA FASCIA – “La Roma di oggi costruisce meglio e di più: gioca 4-3-3, ma in fase di possesso palla sviluppa con 3 difensori, perché Kardorsp lo apre sull’esterno in ampiezza. Ma molto dipenderà da chi giocherà titolare tra Angelino e Kristensen”.
LA PARTITA DI STASERA – “Il Feyenoord nell’ultima partita di campionato ha giocato 4-2-3-1 e la Roma cercherà di mettere i due trequartisti, Pellegrini e Dybala, proprio dietro i due centrocampisti, in modo da sfruttare il gioco tra le linee, dunque saranno proprio loro i giocatori fondamentali per questa partita”.
LA LAZIO È DOVE DOVEVA ESSERE – “Un banco di prova importante finalmente per la Lazio, scesa in campo con l’atteggiamento giusto. Si era già capito dalle parole in conferenza stampa di Sarri che finalmente è riuscito a dire la cosa giusta al momento giusto e che quindi ha creato probabilmente consapevolezza nei suoi ragazzi. Tatticamente è stata una bella partita e può essere sicuramente un trampolino di lancio per ritrovare la strada giusta, detto che comunque la Lazio secondo me è più o meno dove doveva essere”.
SERVONO I SENATORI – “La Lazio deve assolutamente ritrovare continuità e la forza dei suoi senatori, quindi da Luis Alberto a Felipe Anderson, fino ad Immobile, che sono mancati tantissimo. Se trovano questa chiave possono comunque tornare a fare delle buone prestazioni soprattutto in campionato. In Champions probabilmente questo risultato era davvero insperato, ma adesso con il ritorno del 5 marzo vediamo quello che succederà, intanto questa prova è stata superata alla grande”.
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